MILANO – Da James Hoffmann, divulgatore del caffè, arriva la notizia bomba: scoperta la risposta all’annosa domanda “perché in Italia il cappuccino si beve sino alle 11 e non oltre“. Peccato che la spiegazione data in uno dei suoi famosi video condivisi su Instagram, non sembri particolarmente convincente.
L’argomentazione proposta metterebbe in relazione l’intolleranza al lattosio di molti italiani – circa il 50% della popolazione ne soffre secondo i dati AILI – (Associazione Italiana Latto-Intollerant) – con l’abitudine di consumare questa ricetta a base caffè famosa ben oltre i confini nazionali, soltanto la mattina, al contrario di come succede nel resto del mondo dove anzi è la bevanda italiana più richiesta ancor prima dell’espresso stesso.
Una postilla a margine è possibile già farla – ed è emersa anche dai numerosi commenti tra l’incredulo e lo scettico allo stesso post -: se fosse davvero una questione legata all’intolleranza al lattosio, come mai in Italia si pasteggia dal pranzo alla merenda alla cena con pizza, mozzarella o gelato?
Chissà. Letto l’articolo di Hoffmann ai campionati mondiali di latte art, i giudici italiani dovranno sperare che le gare si svolgano prima delle 11, se non vogliono andare incontro a qualche fastidio.
Cappuccino dopo le 11 e intolleranza?
Torna a parlare su queste pagine il biologo nutrizionista Giulio Merlini: “L’intolleranza al lattosio non è legata al consumo del cappuccino dopo le ore 11. C’è effettivamente un limite di 12 grammi di intolleranza al lattosio per chi ha un deficit enzimatico, mentre addirittura per chi lo presenta molto marcato non si potrebbe consumare alcun alimento che contiene anche soltanto tracce di lattosio salvo avere delle reazioni come discomfort intestinali, diarrea.
Esiste persino un altro discorso legato ai prodotti secondari: chi è marcatamente sensibile al lattosio, sta male anche nutrendosi di determinati salumi come ad esempio il prosciutto cotto.
Attualmente è sotto la lente della scienza, anche la miscelazione di caffè e latte è in fase di studio.
Inoltre, ricordiamo che il deficit di lattasi non è uguale per tutti ed infatti possono essere individuate tre tipologie principali: un deficit congenito, patologia non molto comune che si verifica sin da piccoli con una totale assenza dell’enzima.
C’è un deficit primario della lattasi che avviene solitamente in maniera progressiva in fase adulta e che porta alcuni individui ad essere più suscettibili a livello intestinale all’azione del lattosio.
Da considerare anche un deficit secondario dovuto a danni alla parete intestinale per l’uso di alcuni farmaci, allergie o cure come la chemioterapia che riducono la possibilità dell’intestino di produrre l’enzima che digerisce il lattosio.
Ci sono d’altro canto diversi individui che hanno sviluppato una mutazione favorevole, che facilita la digestione del lattosio anche in età adulta.
Per questo la leggenda per cui sarebbe sbagliato bere latte vaccino dopo lo svezzamento perché non è naturale per l’uomo, non è corretta: alcuni hanno questa mutazione e possono consumare il latte e i derivati che contengono questo zucchero.
In conclusione rispetto al video di James Hoffmann, tendenzialmente si può affermare che il cappuccino si può bere a qualsiasi orario, e allo stesso tempo alcune persone anche non intolleranti potrebbero avere difficoltà a digerire il latte montato.”
Poi abbiamo chiesto a Yong Jeon, Coffee Pro Dalla Corte, che del cappuccino è un grande esperto e ne ha una conoscenza sia dalla sua permanenza in Italia sia da coreano
Corea che ha una popolazione, ricorda Yong Jeon, per il 75% è intollerante al lattosio: “Nonostante questa percentuale, il caffè più venduto nei minimarket è il caffellatte e questo perché, sebbene la maggior parte delle persone è intollerante al lattosio, continua a preferire le ricette milk-based – il 49% dei coreani beve più caffè americano e dopo segue il caffellatte per il 33% -.
Gli italiani per abitudine, preferiscono un cappuccino come pasto al mattino e durante la giornata si godono con più piacere un espresso, ma questa è una storia diversa dall’intolleranza al lattosio. A dimostrazione di questo, in Corea si beve il caffellatte dalla mattina fino alla tarda sera. Penso che pensare l’intolleranza e l’ora di consumo del cappuccino, possa essere una generalizzazione grossolana che non tiene conto dello stile di vita del caffè.”
E per chiudere in bellezza, Alfredo Causa, meglio noto come il Re Cappuccio, de La Centrale del latte di Brescia
“Non esiste un’intolleranza al lattosio che varia a seconda delle ore, pertanto se si è intolleranti prima delle 11, lo si è anche dopo le 11. Inoltre l’affermazione che gli italiani “for the most part are lactose intolerant”, mi pare molto lontana dalla realtà. Gli intolleranti sono certamente in aumento in Italia come in tutto il resto del mondo, ma non sono “the most part”.
Bere il cappuccino di mattina è assolutamente un fatto culturale. In generale le popolazioni del nord Europa consumano cappuccino anche dopo le 11 probabilmente anche per motivi climatici: da noi, esclusi pochi mesi invernali, alle 11 fa già caldo ed il desiderio di una bevanda calda diminuisce drasticamente. – e chiude così – Alle 11 è già ora di aperitivo… freddo”.