ROMA – Il progetto contro lo spreco alimentare di Regusto, app e piattaforma tecnologica per il food sharing, parte da Roma. Sono già 16 infatti i locali della capitale – tra ristoranti, street food, bar e pasticcerie – che hanno aderito all’iniziativa di Regusto. La maggior parte si trova nel centro di Roma, nei pressi della stazione Termini, come le catene Verofood e Verdefresco, il ristorante Rosemary Terra e Sapori e il bistrot Manna.
E nel centro di Roma si trova anche Pasta Chef S. Angelo, primo locale della catena street food gourmet a offrire i suoi piatti sulla app Regusto; insieme a Supplizio, Veg Joy, Queencakes, Vegusta Vegan e Pro Loco Dol.
Ma Regusto è anche nei locali dei centri commerciali di Porta di Roma e Aura con la cucina asiatica di Odoroki e i panini gourmet e i maxi toast di Healtee.
Svariate le specialità proposte: dalle insalate alla pasta, dai panini alle centrifughe, dagli yogurt alle zuppe di stagione e anche piatti asiatici, vegani e dolci; con un occhio di riguardo anche al gluten free.
Presentata a Tuttofood 2019
L’app di Regusto è stata presentata al Tuttofood 2019 – fiera internazionale dedicata al cibo che si è tenuta la scorsa settimana a Milano. Ed è stata realizzata in collaborazione con NearIT, specializzata in pianificazione e sviluppo di soluzioni tecnologiche di marketing di prossimità.
Il servizio mette in contatto ristoratori e consumatori. Per i primi è un canale di vendita per il cibo che altrimenti andrebbe sprecato; per i secondi è un utile strumento per mangiare a prezzi scontati e contribuire alla lotta allo spreco alimentare.
Spesso, infatti, le cucine preparano i piatti e i condimenti in base all’affluenza media del giorno. E può capitare che vengano consumate meno pietanze rispetto a quelle previste, costringendo gli operatori del settore Ho.Re.Ca. a buttare i piatti pronti che a fine giornata rimangono invenduti.
Con Regusto e le funzionalità offerte dalle tecnologie di proximity marketing, la gestione delle scorte e della cucina diventerà molto più efficiente.
Disponibile per iOS e Android
Regusto è disponibile su App Store per i dispositivi iOS e su Play Store per i dispositivi Android. Scaricando l’app sul proprio smartphone e geolocalizzandosi è possibile visualizzare tutti i locali aderenti e le offerte pubblicate. Per acquistare in pochi click sull’applicazione i piatti preferiti a prezzi scontati.
Le offerte hanno un limite di tempo entro cui poterle ordinare: dopo aver deciso cosa acquistare gli utenti possono procedere al pagamento attraverso carta di credito direttamente sull’app. E scegliere l’orario in cui ritirare il prodotto.
I ristoratori applicano uno sconto dal 20 al 50% rispetto al prezzo intero e a Regusto corrispondono solo una percentuale sulla transazione. L’asporto, poi, sarà facilitato dalle pratiche Regusto Bag, contenitori di design ecosostenibili realizzati in partnership con Minimo Impatto. Con materiale compostabile certificato e idoneo al contatto con gli alimenti.
Ma Regusto non è solo un’app
È anche un’innovativa piattaforma che consente alle istituzioni della Pubblica Amministrazione, come ad esempio i Comuni, di monitorare e digitalizzare i flussi di donazioni e il recupero delle eccedenze alimentari di supermercati, mense, aziende agricole e ristoranti verso gli Enti No-Profit del territorio. Con un triplice vantaggio: aiuta i bisognosi, riduce l’impatto ambientale e produce un effetto positivo per le casse delle pubbliche amministrazioni.
Il Comune di Narni, in provincia di Terni, è stato il primo a scegliere Regusto, con il quale contribuisce al recupero delle eccedenze dei supermercati e delle mense che vengono poi ridistribuite attraverso i servizi sociali.
“L’idea di creare Regusto ci è venuta a partire da un dato sconvolgente: solo in Italia ogni anno si spreca cibo per un valore pari a 15 miliardi di euro. E oltre all’impatto economico c’è anche quello ambientale e sociale, che non può lasciare nessuno indifferente – ha commentato Marco Raspati, Ceo e co-founder di Regusto.
“Regusto è nata proprio per dare più valore al cibo, sia perché selezioniamo solo locali con un’offerta di qualità alta, sia perché la finalità del progetto è quella del recupero e della lotta allo spreco alimentare. Il nostro obiettivo è applicare al business un modello etico, unendo l’attenzione alla sostenibilità e all’economicità”.