MILANO — In Italia oggi 1 bambino ogni 1.200 nasce con la sindrome di Down. Ma negli ultimi 40 anni molte cose sono cambiate a livello nazionale ed europeo. In Europa, l’aspettativa di vita delle persone con sindrome di Down è di 62 anni; l’80% raggiunge i 55 anni e il 10% arriva ai 70.
Se negli anni ’40 difficilmente i bambini con sindrome di Down superavano i 12 anni di età oggi, su 38mila persone, 25mila sono maggiorenni.
Sindrome di Down: la libertà dagli stereotipi
L’idea più diffusa, fino a non molti anni fa, era che le persone con un deficit intellettivo sarebbero state per sempre dipendenti dai loro genitori. Un po’ degli eterni bambini che non avrebbero potuto inserirsi nella società e nel mondo del lavoro.
Oggi la realtà è diversa
Innanzitutto perché si è allungata l’aspettativa di vita. Poi ora, ibambini con sindrome di Down frequentano la scuola. Ragione per cui è cresciuto il loro livello di autonomia.
Circa il 12% degli adulti ha un lavoro, grazie all’impegno delle loro famiglie e delle associazioni.
Il progetto video
In occasione della giornata mondiale della sindrome di Down, l’Aipd – Associazione Italiana Persone Down, in collaborazione con Erickson, ha realizzato un breve video “Ragazzi in gamba”.
Con semplicità e chiarezza, sottolinea l’importanza dell’educazione all’autonomia degli adolescenti.
Nei circa tre minuti del filmato li si vede orientarsi in una grande città, alle prese con mezzi pubblici ed esercizi commerciali. Ma anche ai fornelli.
L’inserimento lavorativo delle persone Down nel settore alberghiero e dell’ospitalità ha visto infatti la nascita di vari progetti.
Alcuni di questi hanno riguardato anche il settore della caffetteria e gli obiettivi formatici e professionali raggiunti sono stati eccellenti.
Le immagini restituiscono l’idea dell’autonomia possibile più di qualunque discorso
Nel video, inoltre, Anna Contardi, coordinatrice nazionale Aipd, afferma che «nella crescita verso l’autonomia, un bambino con disabilità incontra due tipi di ostacoli.
Da una parte le difficoltà legate al suo deficit, dall’altra gli atteggiamenti di paura e le ambivalenze dell’ambiente che interferiscono con il suo grado di autonomia potenziale, raggiungibile pur nella situazione di svantaggio.
Ma ecco il video
Le persone con sindrome di Down possono però raggiungere un buon livello di autonomia. Soprattutto se si lavora in tal senso e li si riconosce diventare “uomini e donne semplici” non considerandoli per tutta la vita “eterni bambini”».
Dall’esperienza dei “Percorsi di educazione all’autonomia” di Aipd è nata anche la collana “Laboratori per le autonomie” di Erickson:
Sette volumi che presentano materiali, attività, esercitazioni per insegnare le abilità fondamentali per l’autonomia ai ragazzi e agli adolescenti con disabilità intellettiva.
Tutti i libri – sottolinea una nota – sono scritti in un linguaggio altamente comprensibile e illustrati a colori. Sono corredati di un’agile guida per educatori e genitori.