MILANO – Un hobby, una sfida, quasi un lavoro. Winter, il cui vero nome è Rafael Lozano, ha visitato fino ad oggi 11.733 Starbucks dislocati in 6 diversi continenti.
Ha speso circa 100 mila dollari, quasi 80 mila euro. Un fan, si direbbe. Ma ammette: “Non ne consiglierei il caffè”.
Rafael Lozano, affezionato più al brand che al caffè
Fan di cosa allora? “Dell’educazione, della pulizia, del servizio, del business. Della possibilità data al cliente di utilizzare il Wi-fi“, spiega Winter che racconta di aver cominciato il suo tour nel 1997, in Texas. “Inizialmente la mia intenzione era semplicemente quella di realizzare qualcosa di unico.
Tuttavia, da allora, ho scoperto molte gioie del viaggio: la fotografia e l’amore per i puzzle hanno cambiato la mia missione.” dice sul suo sito web.
Rafael Lozano si firma Winter
E’ un programmatore di software freelance, immortala ogni visita a un punto vendita con un selfie o una foto.
Beve una media di 10 tazze di caffè al giorno e una volta ha speso 1.400 dollari per un biglietto aereo per visitare uno Starbucks in British Columbia prima che chiudesse.
Quando il 42enne ha iniziato la sua missione nel 199, c’erano solo 1.400 negozi. La catena ha ora più di 17.000 punti vendita in tutto il mondo.
“Quando mi è venuta l’idea, il barista mi ha detto che pensava che ci fossero circa 1.500 punti vendita. Solo negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Giappone.
Il numero sembrava gestibile
Se avessi saputo quanto sarebbe cresciuta la catena, forse non avrei deciso di visitare ogni Starbucks nel mondo”. Ma oramai il suo viaggio è iniziato e non ha intenzione di smettere.
“Le regole sono semplici: ogni punto vendita, esclusi i franchising. E in ognuno almeno un caffè al giorno. Il mio preferito? Quello di Duddell Street, a Hong Kong“.