MILANO – Il raccolto brasiliano si conferma abbondante, ma inferiore alle previsioni iniziali, e un po’ tutti gli analisti stanno rifacendo i loro calcoli per quanto riguarda il saldo globale tra domanda e offerta, produzione e consumi nell’annata in corso e nella prossima. “Questa volta il Brasile non potrà venire in soccorso” ha osservato un trader internazionale riferendosi all’importante contributo dato dal Brasile, negli ultimi 12 mesi, nel far fronte alla forte domanda mondiale di caffè robusta, compensando i minori flussi da Vietnam e Indonesia.
Come già scritto lunedì, Safras & Mercado ha tagliato, la scorsa settimana, la sua stima sul prossimo raccolto brasiliano, di circa 4 milioni di sacchi.
Pessimista anche Rabobank: “siamo ormai nella seconda metà del mese e dai report non osserviamo alcun miglioramento nei rendimenti unitari e nel crivello medio dei chicchi, per cui riteniamo opportuno rivedere al ribasso le nostre stime” si legge nel suo più recente rapporto mensile.
La banca olandese ha per questo ridotto la sua previsione sul raccolto brasiliano portandola a 67,1 milioni (contro una precedente stima di 69,8 milioni), di cui 44,1 (46,5) di arabica e 23 (23,3) di robusta
Sempre preoccupante, intanto, la mancanza di precipitazioni nel Minas Gerais, che ha contribuito al rally di inizio settimana.
La perdurante assenza di pioggia sta in compenso facilitando le operazioni di raccolta, molto più avanti rispetto all’anno scorso.
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