MILANO – Robusta da record, arabica ai minimi degli ultimi 12 anni: questo, in una frase, il responso della prima stima Conab sul raccolto brasiliano 2021/22, che inizierà tra pochi mesi per concludersi a settembre. La prima indagine sul campo, compiuta dall’agenzia specializzata del minagricoltura di Brasilia, ha confermato il quadro già parzialmente delineato nei mesi scorsi da analisti e varie fonti private: la siccità dell’anno scorso ha accentuato gli effetti delle ciclicità negativa degli arabica portando, quasi ovunque, a cali produttivi molto pesanti.
Bene invece il raccolto di conilon, che volerà verso nuovi massimi, se tutto andrà per il meglio anche nei prossimi mesi. Ma andiamo ad analizzare i dati più da vicino.
Raccolto brasiliano: l’area in produzione degli arabica è in forte calo
È uno dei dati chiave per comprendere la forte flessione nel raccolto di arabica. L’area produttiva totale è in calo del 6,8% e tocca i minimi degli ultimi 20 anni. Per contro, l’area in formazione è in crescita del 55,8%, a sua volta ai massimi degli ultimi 20 anni. Di seguito il riepilogo generale su aree, produttività e produzione (cliccare per in ingrandire su tutte le tabelle)
Va osservato che la forte contrazione delle superfici produttive riguarda esclusivamente gli arabica (-8,8), dal momento che, sul fronte dei robusta, l’area produttiva è in crescita del’1,6% e quella in formazione del 5,8%.
Di seguito, il riepilogo dei dati sulla produzione di arabica e robusta.
Raccolto brasiliano: cosa è successo?
Clima sfavorevole e prezzi bassi hanno incentivato gli interventi di potatura massiccia degli arbusti di arabica (esqueletamento), normalmente eseguiti nelle annate negative per rinvigorire le piante, dopo il forte stress vegetativo del ciclo positivo.
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