MILANO – Il prossimo raccolto brasiliano è ormai alle porte e le incognite si accumulano. Le operazioni di raccolta entreranno nel vivo a partire dal mese prossimo ed è molto probabile che ciò accada proprio in coincidenza con il picco della pandemia. Una circostanza che rischia di limitare fortemente la mobilità della manodopera agricola proprio all’approssimarsi del periodo di maggiore necessità.
Le misure di distanziamento rischiano di rendere inoltre più lungo, complicato e costoso il lavoro in piantagione e negli stabilimenti di prima lavorazione del caffè.
Raccolto brasiliano: incognite anche per la logistica
Ulteriori difficoltà potrebbero manifestarsi poi nel trasporto e nell’avvio ai porti di imbarco. Anche le proiezioni sulla produzione– normalmente oggetto, in questo periodo dell’anno, di un rituale balletto delle cifre- saranno più difficili da formulare.
E arriveranno con il contagocce. Conab – l’agenzia specializzata del ministero dell’agricoltura brasiliano – ha fatto sapere che la diffusione della seconda stima – originariamente prevista per il 17 maggio – slitterà al 18 giugno.
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