MILANO – I rialzi di lunedì sono stati soltanto una parentesi. Dopo i guadagni di inizio settimana – con il contratto principale per scadenza marzo a 178,65 cents (+465 punti), in una seduta condizionata dai dati negativi sulle scorte americane diffusi dalla Gca – l’Ice Futures Us è tornato in territorio negativo già nella giornata di martedì (-95 sulle due scadenze più vicine).
L’andamento al ribasso si è accentuato nella seduta di ieri (17 dicembre). Dicembre e marzo hanno lasciato entrambi sul terreno 585 punti. Il contratto benchmark ha chiuso a 171,85: per trovare prezzi più bassi sulla piazza newyorchese è necessario tornare alla terza decade di luglio. Rispetto al picco di 225,75 cents del 14 ottobre, marzo ha subito una flessione del 23,88%.
Sul forte arretramento di ieri ha inciso la diffusione di una nuova stima sulla produzione brasiliana nel 2015/16 contenuta nel report trimestrale di Volcafe. Secondo il trader elevetico il prossimo raccolto del Brasile sarà di 49,5 milioni di sacchi: circa il 5% in più rispetto al raccolto trascorso. In netta crescita (+12%) la produzione di arabica, che sarà pari a 33 milioni di sacchi. Il raccolto di conillon subirà invece una flessione del 6% scendendo a 16,5 milioni.
“Nonostante gli effetti negativi della siccità risultino chiari in molte aree – sostiene Volcafe – le buone pratiche agricole e le abbondanti precipitazioni cadute a novembre hanno sostenuto le rese”.
Per realizzare la stima e giungere a queste cifre, gli specialisti di Volcafe hanno compiuto un’indagine sul campo durata più di un un mese (dal 6 novembre al 9 dicembre) visitando 2.584 produttori e viaggiando per oltre 13 mila chilometri.
La stima – ancorché preliminare – è dunque estremamente accurata e si fonda su riscontri concreti e dati di prima mano, raccolti direttamente nelle principali regioni di produzione.
È bene sottolineare che molti altri esperti continuano a nutrire incertezze sull’esito del prossimo raccolto brasiliano e tali incertezze appaiono destinate a continuare, contribuendo alla volatilità dei mercati.
“Le piogge non rimedieranno alle perdite – osservava questa settimana l’analista di CoffeeNetwork Andrea Thompson – il raccolto aveva subito dei danni già prima che arrivassero le piogge e quei danni non sono recuperabili”.
Ricordiamo che il Dipartimento americano dell’agricoltura (Usda) diffonderà questo venerdì (19 dicembre), alla chiusura dei mercati, la sua seconda circolare semestrale sulla produzione e il commercio mondiale del caffè contenente le previsioni ufficiali del dicastero.
Conab pubblicherà lunedì prossimo (22 dicembre) la quarta stima ufficiale sul raccolto 2014/15. Per la prima stima (preliminare) sulla produzione 2015/16 bisognerà attendere invece sino al 9 gennaio 2015.