domenica 22 Dicembre 2024
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Rabobank taglia la stima sul Brasile, deludente il raccolto di arabica

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MILANO – Rabobank taglia le stime sul nuovo raccolto brasiliano di ben due milioni di sacchi. Il gruppo olandese prevede ora una produzione 2022/23 di 64,5 milioni di sacchi, molto al di sotto dei volumi record di due anni fa. Deludente il raccolto di arabica, fortemente penalizzato dallo sfavorevole andamento climatico. La previsione è di 41,4 milioni di sacchi. Le aspettative iniziali, dopo la buona fioritura dell’ottobre scorso, sono andate deluse, scrive Rabobank nel report, basato su un’indagine sul campo svolta in 229 farms brasiliane.

Ai massimi storici, invece, il raccolto di robusta, che si attesterebbe al livello, senza precedenti, di 23,1 milioni di sacchi.

“C’è un contrasto evidente tra l’eccellente produttività delle piantagioni di robusta e quella non eccelsa delle piantagioni di arabica, specie considerando che per quest’ultima varietà saremmo normalmente in un’annata positiva del ciclo biennale” scrivono gli analisti Carlos Mera e Guilherme Morya nel report.

Come già detto, la stagione è stata fortemente penalizzata dalle avversità climatiche dell’anno scorso: le gravi gelate invernali, ma anche la peggiore siccità degli ultimi novant’anni.

Ciò ha portato, in alcuni casi, a potature drastiche delle piante danneggiate. Il report osserva anche la sostituzione del caffè con altre colture, nelle aree più colpite.

Ma Rabobank guarda sin d’ora al prossimo anno e alle criticità che potrebbero emergere, per la mancanza di fertilizzanti, di cui la Russia è un fondamentale fornitore

“A partire da dicembre, la situazione rischia di complicarsi, visto il potenziale impatto che una carenza di input agricoli potrebbe avere sulle applicazioni e sulla produttività” scrivono i due analisti.

Ancora numeri da record per Cooxupé. Il colosso cooperativo brasiliano ha registrato, nel 2021, imbarchi per 6,027 milioni di sacchi, in lieve crescita rispetto ai 5,9 milioni del 2020. Il tutto nonostante il calo produttivo e i problemi climatici e logistici.

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