MILANO – Nuovi colori, nuovo logo, nuova immagine, nuova comunicazione: questa è la metamorfosi con cui Dalla Corte si è presentata a Host 2015 (nella FOTO lo stand). È un cambiamento che si riassume nella nuova brand line Make it Better, che esprime con efficacia la storia e la filosofia aziendale.
Tutto si basa sulla ricerca continua di soluzioni innovative in grado di permettere a chiunque di tradurre in realtà il proprio concetto di caffè perfetto, nel modo più semplice.
Uno stand completamente ridisegnato e unico nel suo genere ha presentato i due volti di un’unica realtà: un lato ha mostrato il nuovo logo aziendale, semplice ed efficace insieme alle macchine della linea professionale: due dc pro con le nuove finiture Steel (acciaio) e Rust (ruggine) e una evo2 Blackboard, affiancate dai macinacaffè on demand dc one e dc two.
Il lato opposto si è presentato nel segno della vivacità, dell’allegria e del cambiamento, con ben 12 esemplari della nuova macchina espresso a 1 gruppo Mina con la carrozzeria di un piacevole giallo intenso.
Una macchina dedicata alle estrazioni e filtro (la nuova tecnologia permette anche questo) si presentava con la carrozzeria nera, mentre un’alta cassettiera ha accolto un modello che ha cambiato di frequente “vestito”, mostrando la ricchezza di materiali e colori a disposizione per ogni tipo di personalizzazione.
I numerosissimi professionisti e coffee lover che si sono avvicinati alla nuova macchina sono stati guidati alla sua scoperta dalla squadra dei dc coffee pro, gli esperti e appassionati del caffè di Dalla Corte provenienti da ogni parte del mondo.
Con Andrej, Fabrizio, James, Jim, Sevan, Troels, Ingo, Kim, Johnny, Archie si è fatta conoscenza con Mina, a cominciare dai suoi tratti innovativi – prima di tutto la cloche – e dagli elementi che fanno la differenza delle macchine Dalla Corte, come il gruppo professionale, che assicura la massima stabilità termica.
La cloche ha subito portato alla descrizione della tecnologia esclusiva brevettata DFR (Digital Flow Regulation) che permette di gestire elettronicamente il flusso dell’acqua in ogni fase dell’estrazione.
Abbassando la cloche, infatti, si varia il flusso dell’acqua sul caffè fino a raggiungere i 9 bar: tantissime mani hanno fatto questo movimento, scoprendo il piacere di modulare l’estrazione fino a individuare il risultato ottimale, da ripetere con cura a ogni erogazione o memorizzare per ottenere espressi perfetti con continuità.
Le sorprese sono proseguite con il prototipo di un nuovo macinacaffè on demand che unisce piccole dimensioni a facilità di utilizzo e grandi risultati, perché di nuovo utilizza le macine e la tecnologia dei modelli più grandi.
Una postazione è stata dedicata all’Orangutan Coffee, la prima produzione biologica di caffè frutto di un progetto che mira alla salvaguardia della foresta tropicale di Sumatra e degli orangutan.
Dalla Corte ha dato il proprio contributo fornendo le apparecchiature e un’opera di formazione e consulenza continua ai produttori.
Lo ha presentato ai visitatori la co-fondatrice del progetto Regina Frey, che ha accolto e guidato gli oltre cinquanta partecipanti al dc campus che lo scorso maggio si è svolto in Indonesia: un monitor ha proposto numerosi momenti di un’avventura indimenticabile.
Silenzioso e attento, il designer e illustratore newyorkese Timothy Goodman ha colto e tradotto in immagini i commenti, la vitalità e l’entusiasmo che regnavano attorno allo stand, che ogni giorno ha delineato su un’ampia parete a lui riservata, con disegni, scritte e simboli in un intreccio avvincente e curioso.
Spente le luci di Host, rimane l’eco della risposta entusiasta alle nuove proposte e al nuovo modo di porsi di Dalla Corte: fedele ai suoi principi e in grado di unire la tecnologia, il design, la creatività e la sostenibilità delle sue apparecchiature all’esperienza, la creatività e la passione di chi, in ogni parte del mondo, la vive in prima persona e condivide con piacere ciò in cui crede e ama: il rispetto e la passione per il caffè.
Info: www.dallacorte.com