domenica 22 Dicembre 2024
  • CIMBALI M2

Quella volta che illycaffè non volle cedere alla tentazione di mettere robusta nel suo blend

Nel 1975, la peggiore gelata nella storia del caffè brasiliano mandò alle stelle i prezzi dei caffè arabica. “Avevamo due possibilità – racconta Riccardo Illy – far schizzare i prezzi o sostituire la qualità arabica con la robusta, che costava meno. Ma mio padre voleva mantenere fede alla promessa fatta ai clienti di vendere miscela arabica. Dunque attuammo un piccolo aumento e il bilancio chiuse in perdita. Credo che sia stato l'ultimo bilancio in perdita della illycaffè. Fu una lezione importante e io anche ho mantenuto la parola, anche in politica”

Da leggere

  • Dalla Corte
  • Brambati
  • TME Cialdy Evo
  • Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – L’importanza della parola data e dell’etica commerciale: è uno dei temi toccati da Riccardo Illy durante la presentazione del suo nuovo libro “L’arte dei prodotti eccellenti” (La nave di Teseo) avvenuta questa settimana a Trieste. L’incontro è stato l’occasione per rievocare un episodio raccontato nel libro e che ebbe come protagonista Ernesto Illy, padre di Riccardo, grande imprenditore e scienziato del caffè, al quale la famiglia ha intitolato la fondazione omonima, che he svolge attività filantropica a integrazione del modello di business sostenibile dell’azienda.

“Nel 1975, un paio di anni prima che io entrassi in azienda, c’era stata una gelata in Brasile con tantissime piante di caffè morte e ci fu carenza di caffè arabica. I prezzi – ricorda Illy – da 120 centesimi per libbra salirono a oltre 300”.

L’episodio cui fa riferimento Riccardo Illy è il famoso Black Frost, la peggiore gelata nella storia del caffè brasiliano. Per la prima volta cadde la neve nel Paraná, allora massimo stato produttore del paese, con circa la metà del raccolto nazionale.

Due notti di gelo (17 e 18 luglio) inflissero danni irreparabili alle colture, che ne uscirono virtualmente distrutte. Le conseguenze furono gravi anche in San Paolo e negli altri principali stati produttori dell’epoca.

Viste dall’alto, le piantagioni colpite sembravano come bruciate, da cui appunto il termine Black Frost.

Un miliardo e mezzo di arbusti andarono distrutti. Il governo stanziò una somma ingente per sostituirli. Ma com’è noto, le piante di arabica hanno bisogno di 3-4 anni per produrre a regime.

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

CIMBALI M2

Ultime Notizie

Carte Dozio