MILANO – Il caffè è una delle bevande più amate dagli italiani, in media se ne bevono 3 o 4 tazzine al giorno. A colazione, dopo i pasti, magari in un momento di pausa durante il lavoro. Alcune persone arrivano a consumarne anche 5 o 6 tazzine quotidianamente.
La caffeina è una sostanza che a basse dosi stimola il sistema nervoso ad essere più attivo. E aumenta la prontezza dei riflessi, l’energia muscolare e la capacità di concentrazione.
Meglio però non oltrepassare la giusta quantità giornaliera. Per non incorrere in problemi di nervosismo. E di insonnia e in disturbi della frequenza cardiaca.
E i bambini possono bere caffè?
I pediatri di solito raccomandano di non dare caffè ai bimbi con età al di sotto dei 12 anni, in quanto il loro organismo assorbe rapidamente la caffeina che agisce direttamente sul sistema nervoso centrale provocando comportamenti iperattivi, diminuzione dell’appetito, difficoltà ad addormentarsi, palpitazioni, tachicardia nonché enuresi notturna, ossia la fuoriuscita involontaria di urina durante il sonno.
E ancora, problemi di coordinamento muscolare e incapacità di svolgere delle normali operazioni logico-aritmetiche.
Ciò potrebbe interferire con il buon rendimento scolastico.
Ad alti dosaggi la caffeina può dare sintomi di una vera e propria intossicazione ovvero nausea, vomito, crampi muscolari, spasmi e agitazione.
Fate attenzione che la caffeina non è presente solo nel caffè. Ma anche in alcune bevande come la coca cola, il tè e quelle a base di soda o aromatizzate alla frutta. Oltre che in diversi alimenti tra cui la cioccolata.
E potrebbe essere contenuta anche da alcuni tipi di biscotti, come quelli al cacao, di caramelle e di dolciumi, è consigliabile, pertanto, leggere sempre l’etichetta dei prodotti per sapere quali sostanze contengono.
Se vostro figlio, dunque, ha meno di 12 anni, evitate assolutamente di dargli del caffè. E controllate che non mangi alimenti a base di caffeina.
Se ha superato i 12 anni è bene che non beva più di una tazzina al giorno. E non nelle ore serali perché potrebbe provocare disturbi del sonno: Né quando fa molto caldo. Perché ha un effetto diuretico e può aumentare la sudorazione e la minzione. Con il rischio di disidratazione.