È il giorno dopo la grande vittoria quando, stanco e felicissimo, Giacomo Vannelli raggiunge lo stand di Asachimici. Una visita a un’azienda che considera un partner, che grazie ai suoi prodotti per la pulizia della macchina espresso e del macinacaffè, ogni giorno gli permette di esaltare al meglio le qualità del caffè che tosta direttamente nello storico locale di famiglia: la pasticceria Vannelli di Cortona (Arezzo).
“pulyCAFF ha sempre creduto e investito in noi baristi; credo che di questo tutti noi dobbiamo esserle grati. I suoi prodotti puliscono a fondo e rispettano le macchine; li uso ogni giorno”, afferma con il trofeo di campione dei baristi italiani tra le mani e il nastro portabadge pulyCAFF al collo.
Poi racconta la sua gara, gli originali mix di polvere di caffè realizzati con l’innovativo BWS – blend wheel system (sistema di blend a ruota) sviluppato con Andrea Lattuada di 9bar, la gioia della vittoria e la voglia di fare bene, molto bene al mondiale in programma dal 10 al 12 giugno, di nuovo a Rimini.
Torniamo con lui all’arena, dove si stanno svolgendo le gare di Latte Art e Coffee in Good Spirits. Sono tre le postazioni al centro dell’attenzione: a una è impegnato il barista di turno, a una il successivo ripone con attenzione gli strumenti con cui realizzerà la propria gara e alla terza, da poco abbandonata da chi ha concluso la prova, fervono i lavori di pulizia.
Andrea Antonelli, Edoardo Quarta e Ivan Makarenkov si sono mossi con grande discrezione, ripulendo a fondo ogni parte delle macchine dopo ogni prova, affinchè si mostrassero sempre come nuove, ma soprattutto non contenessero lo sporco e i residui di aromi della crema di latte e del caffè di chi aveva precedentemente utilizzato la postazione.
pulyCAFF pulisce a fondo i gruppi; pulyMILK la lancia vapore, pulyGRIND il macinacaffè e con Puly Barsteryl sono state rifinite tutte le superfici. In pochi minuti. Una lezione e un ripasso per i tanti baristi che hanno seguito le gare.
Il sole nel bicchiere
Asachimici è stata vicina a numerosi finalisti delle appassionanti gare che si sono svolte a Rimini. A cominciare da Ettore Diana, un barman di lungo corso, grande appassionato di caffè.
Ha al suo attivo un ricco medagliere di vittorie conquistate a colpi di shaker (l’ultimo trofeo è quello di primo classificato, categoria Fancy, all’Iba World Cocktail Championsip nel 2012 a Pechino) ed anche di espresso: ha vinto il campionato italiano “Coffee in Good Spirits” nel 2008 e nel 2010.
A Rimini si è classificato terzo nella stessa specialità con il drink Mandela, dedicato a chi si è sempre battuto per l’uguaglianza tra bianchi e neri. E, sopra le gocce di miele poste sul fondo della doppia coppetta Martini, a rappresentare il sole dell’Africa, il drink a strati a visto sovrapporsi componenti chiari e scuri.
La sua attività di consulente e formatore è intensa; qual è il rapporto tra il barista e la pulizia delle macchine? gli chiediamo. “Raccolgo le confidenze, i pensieri e le richieste di baristi di tutta Italia e verifico una presa di coscienza nei confronti della pulizia delle apparecchiature.
Un tempo mi sentivo dire “tanto la macchina il caffè lo fa lo stesso”, ma ora si cerca sempre più la perfezione, la bontà in tazza e una macchina sporca non può dare risultati eccellenti. Personalmente uso e consiglio tutti i prodotti Asachimici: amo i particolari, a cominciare da strumenti sempre perfetti, puliti e in ordine e verifico che chi mi segue apprende questa mentalità ed esegue ogni giorno le operazioni per una manutenzione corretta”.
Conferma la tendenza un altro finalista, Davide Cobelli, che si è classificato quinto nel campionati Baristi. “Quando comincio i corsi, nella testa dei baristi spesso l’idea della pulizia delle macchine non c’è, ma conclusa la lezione, l’hanno bene in mente! – ci dice -. Racconto il caffè, le sue origini, spiego come macinarlo, pressarlo, i parametri per la giusta estrazione, ma se a questo non si aggiunge una manutenzione corretta, si vanifica l’impegno precedente: la qualità è frutto di tanti particolari; Asachimici permette di affrontare in maniera globale e molto efficace tutto l’argomento del pulito. Da parte mia la ringrazio per il supporto: senza questo aiuto, è difficile per un barista arrivare in finale”.
Nella sua gara, Davide ha presentato un caffè colombiano con due differenti profili di tostatura, che una volta uniti si bilanciavano e completavano. Ha fatto il parallelo e “trattato” il caffè come un buon vino, da degustare con cura in un calice, “avvinandolo” (bagnandolo con il caffè che ha rilasciato il suo aroma) prima di versare il suo drink.
Infine parliamo con Simone Dessì, che si è classificato decimo nella gara baristi. La sua prova si è svolta nel segno della semplicità, attorno alle quattro parole che per lui meglio identificano l’espresso: cultura, tecnica, semplicità e precisione. Qualcosa non ha funzionato in fase di estrazione e il prodotto in tazza è risultato eccessivamente amaro. Non se ne duole: il prossimo anno starà più attento.
Anche Simone ringrazia Asachimici per il suo supporto sia materiale sia morale. “È bello sapere che c’è un’azienda che crede in te, che ti supporta e ti è vicina”. E i prodotti Asachimci sono compagni fedeli di ogni sua giornata al banco bar.
La novità
Tanti baristi si sono avvicinati agli specialisti di pulyCAFF e allo stand per chiedere consigli e apprendere come con un costo giornaliero minimo e certificato di 1,17 euro è possibile ottenere grandi risultati in termini di pulizia, qualità del prodotto finale e durata senza problemi delle apparecchiature: si stima infatti che l’85% degli interventi di assistenza tecnica sia causato dalla scarsa pulizia della macchina per l’intasamento di filtri, docce, portafiltri e gruppi erogatori.
Ha avuto un posto di particolare rilievo tra i prodotti esposti il nuovo decalcificante liquido Puly Descaler Espresso, disponibile in una pratica monodose da 125 ml (ogni confezione ne contiene due), indicato per la pulizia delle macchine filtro e le piccole espresso con serbatoio dell’acqua a bordo macchina sempre più utilizzate nei bar per servire bevande aromatizzate tipo Ginseng, nei piccoli locali, per colazioni e coffee break in hotel e nel banqueting.
È rapidissimo, inodore e insapore. Diluito direttamente nella vaschetta seguendo le semplici istruzioni, la sua azione prende il via a freddo, dunque (unico tra i decalcificatori) prima del gruppo, ripulendo a fondo la vaschetta. Agisce rapidamente, non è accompagnato da alcun simbolo di pericolo e il suo utilizzo è consigliato una volta al mese.