ROMA – La parola d’ordine per chi gestisce i pubblici esercizi, oggi più che mai, è: responsabilità. Nei confronti dei clienti, ovviamente, ma anche nei confronti dell’intera categoria, in un momento delicato che vede una risalita dei contagi da Covid-19.
A ribadire questo concetto fondamentale è Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe – Confcommercio, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, che questa mattina ha inviato una lettera a tutti gli operatori della somministrazione, invitandoli a osservare in maniera pedissequa e puntuale tutte le norme di sicurezza previste, al fine di scongiurare nuove chiusure o restrizioni di orario. Il tutto nella consapevolezza che i pubblici esercizi non possono essere trasformati in un capro espiatorio.
Pubblici esercizi: sicurezza al primo posto
“Purtroppo il nostro settore – scrive Stoppani – è ormai considerato in tutto il mondo un termometro della situazione epidemiologica. Anche per questo le scelte sbagliate, o superficiali, di pochi rischiano di avere ripercussioni straordinariamente pesanti su un intero settore che non merita davvero di essere ulteriormente penalizzato”.
Un monito alla responsabilità collettiva e individuale che però, sottolinea il presidente, deve essere necessariamente condiviso con i cittadini, le istituzioni e le forze dell’ordine cui spetta l’onere dei controlli. Una ricetta per evitare, precisa Stoppani “facili quando inutili scorciatoie come quelle che vedrebbero nella chiusura anticipata di bar e ristoranti la soluzione al problema”.