FIRENZE — Le caffetterie storiche sono tra i principali elementi di attrazione di Firenze per i turisti, insieme a musei, monumenti e ristorazione, da questa considerazione è partito il progetto di rilanciare il settore attraverso una scuola professionale per baristi, con particolare attenzione alle materie prime ed al servizio, per aumentare gli standard qualitativi. Il luogo sembra essere stato individuato all’interno di un ex monastero del centro storico, nel rione di Sant’Ambrogio.
Dagli Stati Generali della Caffetteria indetti la scorsa settimana dalla Confcommercio fiorentina è nato il progetto di una scuola di formazione sul caffè, “preziosa per i locali in continua ricerca di personale qualificato”.
“Abbiamo incaricato del progetto l’imprenditore Francesco Sanapo, pluripremiato campione del caffè. L’obiettivo è aumentare la professionalità degli addetti del settore, con percorsi formativi ad hoc. Sono ancora troppe le imprese che non riescono a trovare sul mercato del lavoro personale adeguatamente preparato” questo era stato l’annuncio da parte dei vertici di Confcommercio.
Il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni ha spiegato durante il summit “Il comparto del fuori casa, bar compresi, è in netta crescita, grazie al cambiamento degli stili di vita degli italiani che sempre più spesso per lavoro o altri motivi mangiano fuori casa ma anche per la crescita del turismo, come accade a Firenze”.
Aldo Cursano, vicepresidente vicario nazionale e presidente regionale della federazione italiana dei pubblici esercizi aveva aggiunto “il bar è la sintesi dello stile italiano e racchiude un mondo di valori amatissimi anche dagli stranieri, oltre ad essere un luogo di servizio e di relazione.
E la caffetteria fiorentina, insieme in generale al mondo della ristorazione, suscita sempre grande entusiasmo fra i turisti. I nostri locali storici sono spesso citati come cuore dell’esperienza di una vacanza, la sua parte più sensibile e memorabile.
Vedersi con gli amici per un caffè, fare colazione leggendo i quotidiani, scambiare due chiacchiere sull’attualità, essere accolti con un sorriso dal barista: sono piccoli gesti che caratterizzano la qualità del nostro vivere quotidiano. I consumatori hanno però diritto ad avere il massimo dall’esperienza in caffetteria.
Così, dopo anni passati a parlare di qualità nella ristorazione, vogliamo rimettere i puntini sulle i anche nel settore della caffetteria, dove il professionista attento deve avere il controllo di tutto il processo lavorativo e produttivo necessario per servire il vero espresso italiano”.
In provincia di Firenze gli occupati nei bar sono circa 5.500 e sono aumentati molto più della media dell’intero comparto e in modo più marcato rispetto a tutti gli altri territori regionali.
Secondo i dati forniti da Confcommercio oltre sei persone su dieci entrano ogni giorno in un bar o bar-pasticceria per fare colazione, spendendo una cifra media compresa fra le 2 e le 3 euro per caffè o cappuccino con la pasta, oppure succo di frutta e salato. Un po’ di più quasi sette su dieci, consumano il pranzo infrasettimanale in un bar almeno tre o quattro volte la settimana, spendendo ogni volta fra le 5 e le 10 euro.