MILANO – Produzione brasiliana in caduta libera e prezzi in ripresa nel 2021: questa la previsione di Grupo Montesanto Tavares, una holding agricola e commerciale, con sede a Belo Horizonte, la capitale del Minas Gerais, che opera nella filiera del caffè esportando in una sessantina di paesi di tutto il mondo. Nel 2020, il gruppo ha raggiunto un volume record di quasi 3,5 milioni di sacchi commercializzati. Ma torniamo alla stima, che si basa su un’indagine sul campo conclusa pochi giorni fa.
La produzione brasiliana 2021/22 subirà una flessione del 22,45% passando dai 68,21 milioni di sacchi del 2020/21 a 52,9 milioni quest’anno.
Pesantissimo il calo degli arabica. Le sfavorevoli condizioni climatiche accentueranno le conseguenze del ciclo negativo facendo crollare la produzione della varietà più pregiata a 31,23 milioni di sacchi. Il 37,5% in meno rispetto all’anno scorso.
Grupo Montesanto Tavares è invece ottimista sul raccolto di robusta, che prevede in risalita del 17,8%, a 21,67 milioni di sacchi. Una previsione, quest’ultima, in controtendenza rispetto al pessimismo espresso da altre autorevoli fonti.
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