MILANO – Forte calo dell’export di caffè robusta del Camerun. Gli imbarchi del paese africano hanno segnato una flessione del 46,26% nel periodo dicembre 2011-maggio 2012 risultando pari a 21.872 tonn. Il consiglio interprofessionale del cacao e del caffè attribuisce il peggior risultato alla minor produzione causata, a sua volta, dalle perduranti anomalie climatiche oltre che dai problemi strutturali del comparto. Hanno inciso sui minori imbarchi anche le vendite a rilento da parte dei produttori scoraggiati dai cali recenti dei prezzi sui mercati internazionali.
Produttori: crescono i costi di produzione in Brasile e Vietnam
I prezzi degli arabica dovrebbero aumentare del 3% all’anno per stare al passo con i costi crescenti in Brasile. Lo ha affermato il noto analista Neil Rosser, parlando durante una conferenza in corso a Ginevra. Allo stesso modo, i prezzi dei robusta dovrebbero crescere dell’11% all’anno in Vietnam per coprire le spese, ha sostenuto ancora Rosser, che vanta vent’anni di esperienza nel settore come direttore esecutivo dell’unità statistica di Neumann Gruppe. Mediamente i costi di produzione si attestano tra i 330 e i 370 reais/sacco (127 – 142 euro) in Brasile e attorno ai 32.500 dong/kg (1,24 euro) in Vietnam, secondo dati citati da Rosser.
Corea del sud: import ai massimi storici nel 2011
Continua a crescere l’import di caffè della Corea del sud, che ha registrato un incremento del 43,8% negli ultimi 5 anni, raggiungendo nel 2011, secondo dati dell’amministrazione doganale, il livello record di 130.00 tonnellate. La quota più consistente dell’import è stata costituita, l’anno scorso, dal caffè verde, con 116.396 tonnellate. La principale origine è stata il Vietnam, con 38.743 tonn, seguito da Brasile (23.316 tonn) e Colombia (17.197 tonn). L’import di torrefatto è stato pari a 5.443 tonn. Massimi fornitori gli Usa (2.047 tonn), l’Italia e il Brasile, con rispettivamente 845 e 568 tonnellate.