MILANO – L’andamento delle quotazioni di Robusta è altalenante: la varietà quotata al Liffe di Londra. Molti investitori hanno ripreso un atteggiamento molto cauto, specialmente dopo che sono state rese note le previsioni di un prossimo ampio raccolto nelle piantagioni del Vietnam, il paese che guida la graduatoria dei produttori di questo tipo di caffè.
Le posizioni rialziste sono diminuite, mentre si registrano maggiori vendite allo scoperto, segno evidente che si ritiene probabile una nuova fase di discesa dei prezzi.
La scorsa settimana il future di Londra aveva toccato minimi di 1730 dollari per tonnellata, ben lontani dai picchi di 2163 dollari visti in marzo, ma la tendenza al ribasso potrebbe essere ancora agevolata dalla contemporanea debolezza del future americano sul caffè arabica, che venerdì aveva chiuso al record negativo quadriennale di 112,10 cents per libbra. Inoltre, come si diceva, il raccolto vietnamita nell’annata che inizierà il 1° ottobre promette di salire del 17%, a 1,7 milioni di tonnellate (28,3 milioni di sacchi da 60 kg), secondo i sondaggi pubblicati dall’agenzia Bloomberg.
Segnali differenti, in queste ore, vengono invece dall’Indonesia, il terzo produttore mondiale di caffè robusta, dove le spedizioni vanno a rilento. L’export in agosto infatti è calato del 42% (ma in luglio aveva toccato i massimi degli ultimi 4 anni). In parte però il dato si deve al tentativo dei farmers di sostenere i prezzi, in parte al Ramadan e alla sua festa di chiusura, Eid al-Fitr.
Inoltre, anche in Indonesia le prospettive del prossimo raccolto sono incoraggianti, lasciando quindi pensare che il mercato internazionale sarà assolutamente ben rifornito nei mesi a venire.
