domenica 22 Dicembre 2024
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Prezzi del caffè in ripresa, ma sempre lontani dai massimi di metà febbraio

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MILANO – Prezzi del caffè in forte ripresa sulla piazza newyorchese. Sono bastati due giorni per recuperare pienamente il crollo di lunedì 28 marzo, quando il contratto per scadenza maggio dell’Ice Arabica era franato ai minimi delle ultime due settimane chiudendo a 214,55 centesimi, con un ribasso giornaliero di 730 centesimi (-3,3%).

A causare questo forte arretramento, le liquidazioni dei fondi anche a fronte delle voci di un possibile inizio anticipato del raccolto in Brasile, in ragione del tempo caldo e secco.

L’inerzia si è invertita nelle due sedute successive, complice l’ascesa del real, la moneta brasiliana, ai massimi storici recenti sul dollaro.

Martedì 29 marzo, il benchmark è tornato in territorio positivo guadagnando 115 punti. Ieri, mercoledì 30 marzo, sono intervenuti nuovi forti rialzi: +615 punti (+2,9%).

Il contratto principale è tornato così a 221,85 centesimi, a pari con chiusura di venerdì scorso.

Tra i fattori scatenanti il rally di metà settimana, il ridursi delle scorte certificate, ieri in calo per il quarto giorno consecutivo. E nuovamente sotto la soglia degli 1,1 milioni di sacchi.

Passando all’analisi tecnica, l’ultimo Cot report ha visto i fondi tagliare le loro posizioni net long per la quarta settimana consecutiva.

Prezzi in ripresa anche a Londra

In risalita anche il mercato londinese. Dopo due sedute negative, l’Ice Robusta ha guadagnato 25 dollari chiudendo a 2.140 dollari, sempre al di sotto dei massimi di inizio settimana scorsa.

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