MILANO – Dal diciassetesimo secolo il poi, periodo in cui il mercato del caffè ha cominciato la sua conquista del globo, i prezzi del caffè sono cambiati. Dall’evoluzione che l’ha vista come bevanda regina della colazione alla compagna fedele in molti momenti della giornata, ecco le differenze negli scontrini di tutto il mondo. Riportiamo un quadro completo fornito dal sito metallirari.com
Prezzi del caffè: altro che l’intramontabile euro italiano
A partire dal diciassettesimo secolo, aprirono le prime caffetterie, prima in Europa e poi nelle colonie americane. I clienti delle caffetterie si incontravano per bere una tazzina di caffè, scambiarsi notizie, fare affari o, semplicemente, per godersi una chiacchierata.
Man mano che il caffè cresceva in popolarità, le piantagioni di caffè si diffondevano in tutto il mondo. Alla fine del XVIII secolo, il caffè era diventato uno dei raccolti più redditizi del mondo e, oggi, è il prodotto più commercializzato dopo il petrolio.
Crescono i consumi, anche in Oriente
L’uso di questa bevanda continua ad aumentare e, persino in paesi tradizionalmente consumatori di tè (come la Cina, il Giappone e Taiwan), i consumi stanno crescendo. Ad oggi, come dice la National Coffee Association, il caffè è cultura, economia, arte, scienza, oltre che una passione.
Ma quanto costa una tazzina di caffè nelle varie città del mondo?
Questa volta è UBS (proprio la celebre banca svizzera) a toglierci ogni dubbio, intervistando i cittadini di città in tutto il mondo, per capire quanto costa bere un caffè. I prezzi in questa classifica si riferiscono a 25 città e sono valori medi.