MILANO – Lo spettro di una seconda ondata della pandemia, soprattutto in Europa, con ulteriori ripercussioni negative sui consumi mette sotto pressione i prezzi degli arabica, che sono si sono riavvicinati ai minimi di inizio mese. New York registra tre ribassi consecutivi e torna sotto la soglia dei 110 centesimi: il contratto principale ha chiuso venerdì a 107,25, appena 5 centesimi sopra il minimo del 5 ottobre. Trend opposto per Londra, che cresce per tre sedute consecutive e chiude la settimana a 1.273 dollari, massimo degli ultimi 10 giorni.
Sull’andamento dei prezzi degli arabica incide anche la perdurante debolezza della moneta brasiliana
Intanto, le scorte americane sono in calo. Secondo i dati della Green Coffee Association, diffusi giovedì, gli stock nei porti degli Usa hanno segnato il mese scorso una flessione del 12,9% rispetto a settembre 2019. E sono scesi a 6,402 milioni di sacchi.
La situazione meteo in Brasile continua a essere preoccupante, nonostante le migliorate previsioni degli ultimi giorni
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