ASOLO (Treviso) – Si è chiusa la seconda edizione del Festival del Viaggiatore, manifestazione ideata dall’Associazione InArtEventi – Cultura in movimento, che si è svolta nei giorni scorsi ad Asolo, in provincia di Treviso, con la proclamazione del vincitore del Premio Segafredo Zanetti – Un libro per il cinema.
La giuria ha scelto ‘Alla fine di ogni cosa’ (Frassinelli, 2016), primo romanzo del giornalista e scrittore romano Mauro Garofalo, 42 anni, giunto in finale con ‘La prima verità’ di Simona Vinci (Einaudi), ‘L’uomo che veniva da Messina’ di Silvana La Spina (Giunti), ‘Adua’ di Igiaba Scego (Giunti) e ‘Filodèmia’ di Vito Daniele Cuccaro (Eretica) (‘Chi manda le onde’ di Fabio Genovesi, Mondadori, è stato escluso per l’impossibilità dell’autore a partecipare alla cerimonia, condizione posta dal regolamento), titoli segnalati da una selezione di librerie indipendenti italiane e internazionali.
Alla tre giorni hanno partecipato 2.500 i visitatori
Il Premio, anima letteraria del Festival del Viaggiatore, ha chiuso una tre giorni densa, che ha visto la partecipazione di oltre 2.500 visitatori: sono stati oltre 30 gli incontri (i ‘viaggi’) in altrettante location del borgo collinare tra i più belli d’Italia, molte delle quali private e ‘svelate’ solo per l’occasione.
Oltre 30 gli ospiti, appartenenti ai mondi della letteratura (da Grazia Verasani a Mario Ferraguti), del giornalismo (Simona Tedesco, Roberto Bonzio e altri ancora), del cinema (Salvatore Sasà Striano, Daniele Segre, ecc.) e della produzione cinematografica come Andrea Occhipinti, fondatore della Lucky Red, della musica, della ricerca, della moda e del profumo.