MILANO – Se la qualità del cibo è importante lo è altrettanto il luogo dove lo si mangia. Comodità, bellezza, funzionalità degli spazi sono caratteristiche che incidono notevolmente sul piacere dello stare a tavola. Ecco il concorso che premia i migliori progetti dedicati al food. Aperto ai locali e alle tesi di laurea.
Il concorso è nato da una sinergia tra Gambero Rosso, IN/ARCH, la Facoltà di Architettura Roma Tre, Artribune e Archilovers e si rivolge ai luoghi della somministrazione e del consumo del cibo che abbiano dato attenzione tanto a quello che c’è nel piatto quanto all’ambiente che lo circonda.
Si chiama Bar e Ristoranti d’Autore ed è la prima sfida di questo tipo. Ma non solo ristoranti, bar ed enoteche sono invitati a partecipare: il concorso è aperto anche a tesi di laurea su progetti rivolti al design della ristorazione. Il bando è on line e le proposte di candidatura dovranno pervenire entro e non oltre le ore 10.00 del 30 maggio 2014.
Questo concorso si colloca in un periodo particolare per il settore del food&beverage, un momento in cui la convivialità acquisisce un ruolo sempre maggiore, ricoprendo anche funzioni di socializzazione, mentre lo stare a tavola risponde a precisi fattori culturali e identitari.
Parallelamente i luoghi deputati alla somministrazione di cibo si stanno evolvendo e il design svolge un ruolo fondamentale non solo nel garantire la comodità e accentuare la piacevolezza degli spazi, ma anche nel migliorarne la funzionalità: ristoranti, bar, enoteche, ma anche autogrill o food truk stanno puntando molto sulla fruibilità e sul confort.
I locali di somministrazione e ristorazione non sono più, quindi, semplici posti da frequentare per il consumo del cibo, ma divengono luoghi da vivere a 360 gradi, con un occhio attento al design e alle nuove tendenze in fatto di arredo e architettura.
Di casi ne abbiamo segnalati molti: l’Autogrill Villoresi Est che ha scelto le sedute di Pedrali o i locali in cui è possibile acquistare elementi di arredo e utensili da cucina, sono solo un esempio. E l’orientamento più diffuso è andare incontro alle esigenze della vita moderna, in cui si va a mangiare fuori anche per motivi di lavoro.
Occorrono perciò tutte le attrezzature e le accortezze che possano facilitare questo tipo di incontri, cominciando dagli spazi adeguati a incontri d’affari. In altri casi invece al design è affidato il compito di comunicare il concept che il locale vuole trasmettere, si tratti di un’attitudine green o di uno spirito informale e cosmopolita.
Ecco il perché di questo concorso. L’obiettivo è premiare gli sforzi di chi ha saputo valorizzare i luoghi del cibo con un progetto architettonico, di arredo intelligente e funzionale, qualcosa fino a pochi anni fa ritenuto un extra rispetto al cibo che, in pochi anni, è diventato sempre più importante. Oggi la tendenza della nuova ristorazione unisce food&design per una proposta buona, e al contempo bella e fruibile. Ed ecco anche perché il premio prende in considerazione la ricerca architettonica compiuta da giovani laureandi in architettura ed ingegneria.
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