CIMBALI M2
mercoledì 18 Dicembre 2024
  • CIMBALI M2

Premio Lady Amarena International: il contest mixology di Fabbri 1905 a Bologna l’1 ottobre

Nicola Fabbri, amministratore delegato dell’azienda e ideatore dell’iniziativa: “Più che una competizione si tratta di una piattaforma internazionale per promuovere il talento femminile in una professione in cui ancora oggi essere donne non è un fattore neutrale: sono frequenti pregiudizi e ostacoli che rendono più complicato per una donna affermarsi. Lady Amarena offre quindi alle più talentuose bartender del mondo un palcoscenico per accendere i riflettori sul tema e per fare rete a livello internazionale, aprendo a nuove opportunità lavorative. Siamo convinti che il mondo della mixology possa trarre un grande vantaggio da una più forte presenza rosa”

Da leggere

  • Dalla Corte
  • Brambati
  • TME Cialdy Evo
  • Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

BOLOGNA – C’è chi decorava automobili, chi ha studiato ingegneria dei software, chi sognava un futuro da stilista, chi è laureata in psicologia ma oggi preferisce ascoltare e aiutare le persone di fronte a un buon cocktail. Storie diverse, uniche, frutto di percorsi eterogenei ma con un denominatore comune: la passione e il talento per la mixology, che ha portato tredici donne, provenienti da altrettanti Paesi, a diventare le migliori bartender del mondo pronte a sfidarsi in Italia per conquistare il Premio Lady Amarena International 2024.

L’appuntamento con l’unica competizione internazionale nel settore riservata esclusivamente alle donne e promossa da Fabbri 1905 è a Bologna, il primo ottobre, presso la prestigiosa cornice del quattrocentesco Palazzo Grassi.

Ma nel 2024 c’è ancora bisogno di una competizione per sole donne? “Più che una competizione – afferma Nicola Fabbri, amministratore delegato dell’azienda e ideatore dell’iniziativa – si tratta di una piattaforma internazionale per promuovere il talento femminile in una professione in cui ancora oggi essere donne non è un fattore neutrale: sono frequenti pregiudizi e ostacoli che rendono più complicato per una donna affermarsi. Lady Amarena offre quindi alle più talentuose bartender del mondo un palcoscenico per accendere i riflettori sul tema e per fare rete a livello internazionale, aprendo a nuove opportunità lavorative. Siamo convinti che il mondo della mixology possa trarre un grande vantaggio da una più forte presenza rosa”.

Sono prerogative riconosciute alle donne in generale che trovano spazio anche nella mixology: un’attenzione e una sensibilità diversa per i dettagli che aiuta a entrare meglio in sintonia con gli interlocutori e i clienti, una grande capacità di ascolto, il sapersi mettere in discussione e l’apertura alla sperimentazione di nuovi sapori e abbinamenti. Qualità che si ritrovano nelle tredici finaliste, che hanno superato la concorrenza di oltre 200 bartender tra Europa e Asia.

Ed è proprio l’oriente a brillare per numero di partecipanti, con ben cinque nazioni in gara: Singapore, Cina, Taiwan, Hong Kong, Corea del Sud. Oltre ai Paesi asiatici sono presenti concorrenti da Spagna, Austria, Ungheria, Romania, Svizzera, Germania e ovviamente Italia.

Il Premio Lady Amarena

Il Premio Lady Amarena è dal 2015 l’unico riconoscimento internazionale riservato alle barladies, un piccolo esercito di donne che, sfidando pregiudizi e luoghi comuni, è impegnato a innovare profondamente il settore della miscelazione. Ispirato alla figura di Rachele Fabbri, che inventò oltre cento anni fa la ricetta dell’Amarena Fabbri e contribuì alla fortuna dell’azienda di famiglia, il Premio ha come obiettivo quello di accendere i riflettori sulla forza delle donne, sulla loro capacità di superare ostacoli e impedimenti che troppo spesso persistono in molti contesti professionali, a partire da quello del beverage, in ogni angolo del globo.

Negli anni la competizione ha visto la partecipazione di migliaia di barladies provenienti dai diversi continenti. L’edizione 2024 ha ottenuto il patrocinio di diverse importanti associazioni femminili nazionali: Soroptimist International d’Italia, Ladies’ Circle 13 Bologna, AIDDA Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda, ACDMAE Associazione Consorti Dipendenti Ministero Affari Esteri e Club Ladies’ Round Table.

Le biografie delle finaliste

Rahel Studer, Svizzera

Un passato in un mestiere molto lontano, ma in qualche modo legato alla creatività: Rahel Anna Studer, vincitrice del titolo di Lady Amarena Svizzera, faceva la car painter professionale prima di avvicinarsi al mondo dell’ospitalità e dei cocktail, spinta da passione e curiosità. Dal 2021 lavora al Cocktail bar Zum Türk di Solothurn, Svizzera, e nel 2022 ha completato il percorso di sommelier degli spirits. Oltre al suo lavoro è appassionata di viaggi, cucina e longboard.

Hua Ling Lee, Cina

Lee, da Shenzhen, in Cina ha iniziato la sua carriera nel mondo dei cocktail 12 anni fa a Taiwan. Il suo asso nella manica è la capacità di fondere ingredienti, sapori e profumi della sua terra con gli spirits occidentali. L’obiettivo è far conoscere al pubblico la cultura orientale, valorizzandola anche attraverso il buon bere. Le piace esibirsi e condividere la propria passione: è infatti anche insegnante per giovani aspiranti bartender.

Riley Lin, Taiwan

Si sente un po’ Joy, il personaggio di Inside Out. Il suo talento è quello di mettere le persone a proprio agio. Venticinque anni, attualmente lavora al Vender Bar di Taichung, Taiwan, ma ha studiato psicologia al college. Per lei il lavoro da bartender e quello da psicologa non sono troppo distanti: bisogna saper ascoltare, osservare e trasmettere energia positiva alle persone. Meglio farlo davanti a un buon cocktail piuttosto che in uno studio medico.

È convinta che la presenza sempre più forte delle donne nel mondo della mixology sia un arricchimento per il settore, perché porta prospettive nuove, maggior calore e cordialità.

Sabrina Schonau, Austria

Viene da un piccolo paesino della Baviera (Germania) e ha studiato come hotel manager, pur avendo sempre lavorato nel mondo della ristorazione. Oggi è chef de rang, ossia responsabile di sala, e si è avvicinata al bar lo scorso anno, con grande soddisfazione. È consapevole che le donne debbano fronteggiare più ostacoli per affermarsi: una difficoltà che rende tuttavia più forti e determinate.

Szintia Franzony, Ungheria

Szintia Franzony è originaria di Budapest e si è avvicinata al settore del bartending circa due anni fa, iniziando il suo percorso all’Hotsy Totsy, uno dei pochi bar in Ungheria presenti nella prestigiosa classifica del Top 500 al mondo. Qui ha imparato i segreti del bartending dal suo mentore Lionel Kalapacs, con cui ancora oggi lavora a volta insieme nel nuovo e versatile Bazaar Budapest.

Jing Jen Ho, Hong Kong

Proveniente da Hong Kong, dove ha studiato e lavora, ha iniziato ad avvicinarsi al mondo del bar attraverso il caffè, appassionandosi alle diverse combinazioni di sapori.  Da qui, seguendo il proprio estro creativo e la sete di sperimentazione, è passata ai cocktail. È convinta che le donne non siano il sesso debole: “siamo tutti esseri umani e penso che ognuno di noi abbia qualcosa di speciale da offrire in questa carriera, proprio come tutti. Le donne, forse più sensibili, possono apportare innovazione perché pensano fuori dagli schemi classici”. L’incontro con Fabbri 1905 e con le famose Amarene le ha aperto un mondo di combinazioni e ricette nuove da sperimentare.

Seyong Cho, Corea Del Sud

Sognava di diventare stilista, ma si sentiva persa. Poi la visita, due anni fa, ad un famoso bar – il The Fountain di Seul – e la certezza di essersi trovata nel posto giusto. Una vera e propria folgorazione per l’arte della mixology, che per Cho significa creare esperienze memorabili e portare calore e qualità al bar.

Essere una donna in questo mondo, pensa, comporta delle sfide: “a volte le persone giudicano basandosi sull’aspetto piuttosto che sulle competenze, il che può essere frustrante. Inoltre, spesso le bartender devono affrontare clienti più aggressivi, ma nonostante tutto sono orgogliosa dei progressi che abbiamo fatto. Credo che sostenendoci a vicenda possiamo continuare a promuovere un cambiamento positivo. La nostra attenzione ai dettagli e la comprensione dei bisogni dei clienti possono davvero elevare l’esperienza per gli ospiti. Queste qualità aiutano a rendere la scena del bar più inclusiva e piacevole”.

Laura Merino Herreros, Spagna

Merino, trentuno anni, viene da Torrelavega, Cantabria. Figlia d’arte, ha iniziato a partecipare a competizioni di mixology quando aveva diciassette anni.

Crede che oggi l’immagine delle donne nel mondo dei cocktail sia più valorizzata, anche grazie alla presenza sempre più massiccia della componente femminile. È particolarmente felice di partecipare al concorso, che unisce le migliori professioniste di ogni Paese, creando un’atmosfera unica e speciale.

Ashley Ho, Singapore

Originaria della Malesia, attualmente vive e lavora a Singapore, presso il The Singapore Edition. Ha iniziato a lavorare nel mondo del bartending appena maggiorenne, inizialmente attratta dall’aspetto “cool” della professione. Con tempo l’interesse si è trasformato in vera passione nonostante la durezza del lavoro e le sfide quotidiane.

Crede che le donne nel bartending siano particolarmente abili nell’equilibrare i sapori, creare esperienze personalizzate e rompere gli stereotipi di genere, migliorando la diversità e la dinamica di squadra.

Oana Pirvu, Romania

Proveniente da Craiova, Romania, ha studiato ingegneria del software. È entrata nel settore del bartending durante il terzo anno di università, inizialmente per necessità più che per passione. Oggi è una private bartender e ama il suo lavoro, che le offre l’opportunità per esprimere la sua creatività e connettersi con le persone in modi che non avrebbe mai immaginato. È convinta che le donne portino al settore nuova linfa creativa, una prospettiva diversa e attenzione ai dettagli.

Lisa Neubauer, Germania

Bartender e Sommelier. Specializzata in Cocktail e Wine Pairing presso ristoranti stellati è bartender professionista e sommelier. Oggi lavora al Speisemeisterei Stuttgart, ristorante 2 stelle Michelin.

Francesca Aste, Italia

Detentrice del titolo Lady Amarena Italia, ha trentuno anni ed è di Carloforte, una piccola isola nel sud della Sardegna. Appassionata del mondo F&B fin da ragazzina, ha lavorato per molti anni a Milano per poi ritornare sulla sua isola tre anni fa per aprire un cocktail bar, il Cabaret social bar, insieme al suo compagno. È appassionata dell’ospitalità a trecentosessanta gradi e adora vivere il bar nell’essenza delle relazioni che è in grado di creare.

Il titolo di Lady Amarena l’ha fatta crescere sia professionalmente sia personalmente: grazie alla visibilità e alla sicurezza conquistate è riuscita a creare, insieme ad altre colleghe sarde, un piccolo movimento di barlady (Sorellanza Barlady Sardegna), che si incontra per condividere esperienze, supportarsi e creare rete. È convinta che le donne apportino al settore dell’ospitalità tanti valori, come l’eleganza, la gentilezza, l’attenzione ai particolari.

Giorgia Cullurà – Lady Amarena Italia Junior

Giorgia Cullurà, dalla provincia di Messina, è studentessa dell’Istituto Alberghiero Salvatore Pugliatti di Taormina e nel periodo estivo lavora in una brigata che si occupa di banqueting per matrimoni ed eventi.

La sua famiglia lavora nel settore della ristorazione e fin da piccola ha respirato l’atmosfera del bar, provando grande ammirazione per chi preparava i cocktail. La passione per il bartending è cresciuta sempre più con il passare degli anni e la partecipazione all’iniziativa gemella under 18 Lady Amarena Junior le ha aperto le porte ad un possibile futuro professionale. È convinta che le donne abbiano molto da offrire al settore e non vede l’ora di poter mettere alla prova tutta la sua preparazione e creatività.

CIMBALI M2

Ultime Notizie

Carte Dozio