MILANO – New York sull’ottovolante: quattro sedute in territorio positivo hanno portato giovedì la borsa degli arabica ai massimi degli ultimi due anni. Venerdì, il benchmark ha violato la barriera dei 140 centesimi, salvo poi ritracciare pesantemente in territorio negativo chiudendo comunque la settimana in netta ripresa. L’ottava trascorsa ha portato una nuova botta di adrenalina ai mercati, con range giornalieri che non si vedevano da anni.
Il contratto principale (scadenza marzo 2020) è oscillato tra un minimo intraday di 123,20 centesimi, lunedì 9 dicembre, e un massimo intraday di 140,3, venerdì 13.
Complessivamente, un’escursione di prezzo di 1.710 punti nel corso della settimana. Nella sola seduta di venerdì, il range giornaliero è stato di 1.100 punti.
Ma andiamo con ordine
Tra lunedì e giovedì, il mercato di New York ha guadagnato 1.245 punti chiudendo il giorno 12 dicembre a 137,25 centesimi: simili valori non si riscontravano sulla scadenza principale degli arabica dal settembre del 2017.
La corsa è proseguita venerdì sino al già citato massimo in area 140 centesimi.
A quel punto sono scattate le prese di beneficio: le quotazioni sono crollate a un minimo di 129,20 centesimi; per poi risollevarsi parzialmente e chiudere la giornata a 130,90, in flessione di 635 punti sulla giornata.
Ma in ripresa del 4,9% rispetto al venerdì precedente.
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