MILANO – Se il timing indicato da Luigi Casero, viceministro dell’Economia, dovesse essere rispettato, entro la fine del mese il Parlamento voterà il decreto legge che introduce le multe per gli esercenti e professionisti (avvocati esclusi) che non accettino i pagamenti elettronici.
Trenta euro per ogni acquisto e prestazione che non passono essere saldati col Pos (Point of Sale). Ovvero il dispositivo che permette al cliente di pagare tramite bancomat o altra carta).
Paradossalmente il Pos è già obbligatorio per tutti i pagamenti superiori ai 5 euro. Ma la Legge di Stabilità 2016 che l’ha sancito è monca: non prevede sanzioni per chi non si adegua.
Secondo una stima di Confesercenti dal 2016 sono aumenti solo del 12%. Per essere più precisi l’obbligatorietà risale al 2014, ma l’importo definito era “superiore a 30 euro su richiesta del cliente“.
Con l’arrivo delle sanzioni davvero i dispositivi che consentono i pagamenti elettronici inizieranno a diventare obbligatori per negozianti e professionisti, con alcune esclusioni: “Gli avvocati di studi legali associati, che di norma fatturano solo al proprio studio e che da questo vengono pagati con bonifico. Obbligarli a tenere il Pos inutilizzato nel cassetto vorrebbe dire solo fare un favore alle banche”, ha detto il viceministro dell’Economia Luigi Casero.
Sgravi fiscali per i consumatori che pagano con carta di credito o bancomat?
Casero ha annunciato anche un’altra novità che potrebbe essere contenuta nel decreto legge che Mef e Mise stanno predisponendo, per recepire anche la direttiva europea in materia.
“Chi usa la carta per saldare l’idraulico, pagare il tassista o per la parcella del medico potrebbe avere un piccolo sgravio fiscale su quella spesa di cui ha lasciato traccia elettronica, proprio in virtù del suo effetto “anti-evasione”, ha aggiunto il viceministro. Che poi ha concluso: “È una misura già adottata con qualche successo in Portogallo e anche per questo, con in mente proprio la lotta all’evasione, ci si riflette in Italia”.
Quanto costa il Pos ai negozianti? I dati di Sos Tariffe
Perché in Italia non decollano i pagamenti elettronici? Soprattutto perché tra commissioni e canone il Pos rappresenta un costo rilevante per i negozianti.
Secondo l’ultimo osservatorio di SosTariffe.it le commissioni sono aumentate di oltre il 19% dal 2015. E i costi totali possono toccare i 6.300 euro annui (oltre il 40% in più rispetto al 2015).
Luigi Garofalo