Raggiunta un’intesa tra Abi, Apsp, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe per la definizione del protocollo d’intesa per maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi di accettazione di strumenti di pagamento elettronici per le piccole imprese. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale dell’Ansa.
L’accordo sul Pos
MILANO – “È stato raggiunto l’accordo tra Abi, Apsp, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe per la definizione del protocollo d’intesa per la mitigazione, la maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi di accettazione di strumenti di pagamento elettronici”.
Lo conferma – come anticipato dall’Ansa – una nota congiunta delle associazioni che oggi hanno siglato l’intesa.
“L’accordo, raggiunto presso il ministero dell’Economia e le Finanze, sul quale l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (Agcm) ha espresso il parere favorevole – spiegano -, promuove ulteriormente la digitalizzazione, la modernizzazione e la concorrenza dei servizi di pagamento, anche attraverso una maggiore comprensibilità, comparabilità e mitigazione dei costi delle transazioni con strumenti di pagamento elettronici. E ciò con riferimento a chi svolge attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, tenuti ad accettare pagamenti con Pos e che presentino ricavi e compensi relativi all’anno di imposta precedente di ammontare non superiore a 400.000 euro”.
Nello specifico “l’Abi e l’Apsp si impegnano a invitare i propri associati, che operano in qualità di “soggetti abilitati all’accettazione di pagamenti con carta presso gli esercenti” a promuovere iniziative commerciali nei confronti degli esercenti, volte a ridurre l’impatto dei costi delle transazioni di basso valore, cioè di importo non superiore a 30 euro. In particolare, tali iniziative commerciali dovrebbero essere significativamente competitive per quanto riguarda le transazioni di importo unitario almeno fino a 10 euro. Le iniziative commerciali andranno pubblicizzate per almeno 6 mesi e avranno durata non inferiore a 9 mesi”.
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