LONDRA – Dall’Inghilterra all’Italia, un’operazione che vuole facilitare il servizio delle bevande per consumatori e gestori, rispettando le norme anti Covid: si chiama Porta la Tazza e consiste in un gesto piuttosto banale, come quello di portare la propria tazza al bar per raccogliere il caffè in un contenitore monouso. Leggiamo i dettagli dal sito sportmediaset.mediaset.it.
Porta la tazza: il caffè lo mette il bar
In Inghilterra ed ora anche in Italia un numero sempre maggiore di bar sta aderendo all’iniziativa rivoluzionaria “Porta la Tazza”. A causa del Covid 19, infatti, tra le restrizioni imposte dai governi di tutto il mondo per cercare di contenere i contagi, una prevede la possibilità per i bar di servire ai propri clienti bevande e alimenti ma solo esclusivamente all’interno di contenitori monouso.
Per cercare di limitare l’ampio utilizzo delle cup in carta e plastica usa e getta, non sempre così facilmente riciclabili, un locale del Kent ha preso la coraggiosa decisione di diventare un cosiddetto bar “senza la tazza”, ossia di servire il caffè esclusivamente ai clienti che portano la propria tazza all’interno del locale.
In Inghilterra a seguito della campagna per il riuso dei sette milioni di bicchieri per bevande calde gettati ogni giorno e della proposta del Defra, il ministero inglese dell’Ambiente, di introdurre una tassa sulle tazze di caffè usa e getta, da trattare alla stregua di un sacchetto di plastica, l’iniziativa “Bring your own cup” è stata accolta positivamente anche dalle grandi catene di caffetterie.
Questo progetto potrebbe quindi rappresentare una svolta positiva sia per i titolari dei bar sia per l’ambiente
Essere ecologici inoltre non è solo fondamentale per la salvaguardia del pianeta ma anche un risparmio per il proprio portafoglio: Porta l, tuttavia, sarà necessaria un’attiva campagna di promozione a livello nazionale per colmare le incertezze e le perplessità di molti.
Porta la tazza al bar Ciabot di Villarbasse diventa virale
Il bar Ciabot di Villarbasse vuole fare qualcosa per combattere un’altra emergenza che è stata aumentata a causa della pandemia: quella dei rifiuti.
Il Ciabot produce 2 sacchi di immondizia al giorno, solo di bicchierini di caffè. “Se andiamo avanti così la terra soffocherà, sommersa dai nostri rifiuti – scrivono sulla pagina FB. Basta una tazza per aiutarla a respirare”.
Il bar tabacchi e tavola calda così ha proposto l’iniziativa che è diventata virale sui social, trovando anche positivi riscontri da parte della clientela.
Il gestore del Ciabot, Vincenzo, spiega così il senso di questa iniziativa a torinotoday.it:
“Non vuole certamente essere a scopo di lucro o economico , ma è mirata semplicemente solo ed esclusivamente per sensibilizzare tutti noi a cercare di produrre meno immondizia e rifiuti possibile . Ricordo che da novembre scorso possiamo servire cibi e bevande solo come asporto e vanno consumate secondo il regolamento lontano dal locale stesso. A titolo informativo solo il nostro locale ha prodotto ( per finire nel sacco dell’immondizia) circa 13 mila bicchieri mono uso oltre a palettine e coperchi aggiungo ancora migliaia di vaschette e sacchetti per l’asporto e ancora tutti i loro relativi scatole ed inballaggi”.
Un dato che riesce a dare un’idea di quanto sia enorme la mole di rifiuti che viene prodotta in tutto il nostro paese.
Un’iniziativa isolata non basta per risolvere il complesso problema dei rifiuti. Ma basta #portalatazza vuole essere un esempio per aiutare la terra a respirare. Un’idea importante che abbina ecologia e convenienza. Vedremo quanti altri locali vorranno proporla e quante persone vorranno partecipare al cambiamento.