MILANO – Il Covid ha modificato le modalità di consumo portandole fuori nei dehors per una fruizione più veloce, se non addirittura d’asporto. Questo cambio sta diventando un trend che influenza la forma, l’aspetto del bar stesso. Da qui l’idea di costruire un Pop Up Cafè, ovvero uno spazio modulare che può esser smontato e rimontato. Leggiamo i dettagli di questo progetto dall’articolo di Maria Teresa Manuelli su ilsole24ore.com.
Pop Up Cafè, il locale del prossimo futuro
La pandemia ha portato molti a preferire gli spazi all’aperto per pranzare o consumare caffè e drink. Ristoratori e imprenditori hanno compreso fin da subito quanto fosse importante attrezzare spazi all’esterno con sistemi di configurazione flessibili, capaci di reiventarsi in fretta per rispondere alle richieste di cambiamento e a nuove modalità di fruizione del servizio.
Un trend confermato anche dalla ricerca condotta lo scorso anno da Augusto Contract insieme a Coqtail Milano, “Food&beverage a Milano nel 2020: analisi e trend”. La ricerca di soluzioni per rendere fruibili gli spazi esterni si è quindi mobilitata a livello internazionale quasi da subito.
Furnish-Fast Urban Responses for New Inclusive Spaces and Habitat è un bando europeo che fonde urbanistica tattica e digital fabrication locale (fab lab), attraverso la progettazione, costruzione e sperimentazione/testing di elementi urbani mobili (Mue-Mobile Urban Element). Il team Unpark del Politecnico di Milano è stato selezionato per partecipare a questo progetto insieme ad altri sette design team provenienti da atenei europei.
L’attività di progettazione, costruzione e testing si è svolta a fine 2020
E si è conclusa con la realizzazione dei prototipi Muesli, ovvero sistemi modulari di arredo per lo spazio pubblico urbano che si adattano a molteplici funzioni legate a sport, tempo libero e socializzazione, nel rispetto delle procedure e delle regole per il distanziamento fisico dovute alla pandemia da Coronavirus. Una soluzione per realizzare tavolini e sedute per esterni partendo da tavole di legno da tagliare con macchine a controllo numerico. Sono progetti open source che quindi chiunque può scaricare e replicare.
Nella stessa ottica di modularità il general contractor specializzato nel foodservice ha brevettato Pop Up Cafè, un sistema costruttivo per la realizzazione di locali per la ristorazione e bar che consente di creare spazi modulari e, all’occorrenza, di riconfigurare facilmente il locale, di potenziarne una parte o addirittura di smontarlo e ricollocarlo altrove.
Un sistema di moduli, dotati di struttura in metallo nella quale vengono inserite tutte le attrezzature e i dispositivi tecnologici, che permette la realizzazione di locali in diverse tipologie di spazi, sia temporanei (chioschi), sia permanenti (edifici), flessibili ai cambiamenti poiché smontabili e movimentabili.
«Pop Up Cafè nasce dall’ascolto delle necessità dei nostri clienti di riutilizzare le attrezzature presenti nelle loro attività, di smontarle in toto o in parte, di stoccarle in magazzino e di riutilizzarle nei progetti futuri», afferma Giacomo Racugno, ceo Augusto Contract.
«Questo è un trend globale che vediamo crescere e di cui sposiamo il valore di responsabilità aziendale e di sostenibilità».
Le applicazioni principali del dispositivo Pop Up Café riguardano bar e ristorazione in generale e prevedono la preparazione e distribuzione di varie tipologie di cibo e bevande.
«I vantaggi di Pop Up Cafè sono molteplici: permette di abbattere i costi di progettazione, di ridurre i tempi di installazione e di smontaggio e di allungare il ciclo di vita delle attrezzature», conclude Racugno.