lunedì 23 Dicembre 2024
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Plateatici sul suolo pubblico gratis: proroga per bar e ristoranti a Venezia e Verona

Bar e ristoranti: «Plateatici salvavita». Verona e Venezia li hanno già prorogati. Nuovo decreto Conte, l’Appe: «Per lo smart working persi i pranzi, che valgono il 50-60% degli incassi»

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VENETO – Si sa che i plateatici, famosi dehors, sono stati in tutto il periodo della bella stagione, un’ancora di salvezza per i locali. Uno dei modi per supplire al distanziamento obbligatorio e recuperare clientela, sono stati i posti occupati gratuitamente sul suolo pubblico. Adesso che i numeri del contagio risalgono e che il freddo inizia a farsi sentire, questa manovra viene prorogata, almeno nelle città di Venezia e Verona. Leggiamo la notizia dall’articolo di Lillo Aldegheri su corrieredelveneto.corriere.it.

Plateatici rinnovati in alcune città italiane

La «proroga» invernale dei plateatici potrebbe essere la salvezza per bar, ristoranti con poco spazio all’interno e altri pubblici esercizi. Lo sottolinea Erminio Alajmo, presidente dell’Appe Veneto, l’associazione di categoria: «In Francia è una realtà da molto tempo e anche qui sarebbe una decisione molto importante, non solo per la sopravvivenza dei locali ma anche per dare vita alla città. Naturalmente con le adeguate barriere che emanano calore e mantenendo sempre la distanza di un metro tra sedia e sedia. Riguardo le altre regole, cioè chiusura alle 24 e fine della somministrazione alle 21, sia dentro che fuori, vanno rispettate. Ma almeno i plateatici consentiranno di continuare a lavorare soprattutto a bar e ristoranti più piccoli, che non hanno spazio per il distanziamento».

La stagione fredda

Oltre ai due mesi di lockdown persi, i pubblici esercizi lamentano la riduzione degli incassi tra il 30% e il 60%, a causa dello smart working, che ha portato via la grossa fetta dei «clienti del pranzo». «E il risultato è che, per far quadrare i conti, siamo stati costretti a ridurre il personale o a metterne parte in cassa integrazione — aggiunge Alajmo — a tutto questo aggiungiamo la mancanza di turisti indotta dall’epidemia». Ma per poter mantenere i plateatici anche nella stagione fredda, sono necessarie specifiche ordinanze dei sindaci. In tal senso apripista è Venezia che ha deciso intanto la proroga al 31 ottobre e presto toccherà a Verona: gli assessori al Commercio, Nicolò Zavarise, e al Bilancio, Francesca Toffali, stanno per portare in giunta una nuova delibera che prolungherà al 31 dicembre l’allargamento dei plateatici di bar e ristoranti, consentendo anche di mantenere le installazioni estive.

La decisione è stata presa proprio in base al nuovi decreti anti-Covid e vuole evitare assembramenti all’esterno, oltre ad aiutare economicamente gli esercizi pubblici. Spiega Zavarise: «Non è la soluzione del problema, ma crediamo che questo provvedimento verrà accolto positivamente dagli esercenti, ai quali vogliamo essere vicini». Il Comune di Verona punta poi a consentire, nei mesi freddi, l’installazione di «riscaldatori a gas» nelle aree dei plateatici: non i vecchi «funghi», che presentavano diverse criticità, ma impianti più moderni e sicuri.

Prima di deciderlo si attende il via libera dei vigili del fuoco, per bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie. «Chiusure generalizzate sarebbero una catastrofe, avrebbero un costo economico e sociale insostenibile per un Paese che chiuderà l’anno con un Pil in calo del 9% — ricorda Patrizio Bertin, presidente regionale di Confcommercio — e allora rispettiamo tutti le regole. Da mesi gli esperti ci dico che mascherina, distanziamento e mani lavate sono fondamentali per ridurre il rischio di contagio. Insistiamo su questa linea».L’Anci

Lancia un appello al governo il presidente Anci, Mario Conte

«Al decreto deve seguire una manovra economica, se si chiedono sacrifici ai commercianti bisogna rimborsare le attività che pagano pegno. Il governo consenta ai Comuni di prorogare i plateatici fino al termine dell’emergenza, i Comuni senza il sostegno dello Stato non stanno in piedi. Devono arrivare risorse, altrimenti possiamo garantire solo il 50% di sconto sulla Tosap». Secondo il governatore della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, «non servono nuovi divieti, ma semplicemente il rispetto delle regole già in vigore». Per ora dunque non prevede chiusure anticipate dei locali, perché «servirebbero solo a spostare il problema negli spazi privati».

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