MILANO – Pioggia e temperature in calo mandano in fibrillazione la borsa di New York, ieri ai massimi mensili. Il contratto principale (settembre) è volato a un massimo intraday di 103,15 centesimi, per concludere la giornata a 100,10: era dal 29 maggio che il benchmark degli arabica non chiudeva sopra la soglia del dollaro per libbra. Notevolissimo anche il range: ben 660 punti tra il minimo e il massimo di giornata.
Piove e fa più freddo in Brasile. Il che non deve sorprendere, dal momento che siamo entrati ormai nell’inverno australe. La settimana scorsa, la quantità di precipitazioni cadute nel Minas Gerais è stata superiore di oltre il doppio alle medie storiche.
Le previsioni anticipano tempo piovoso anche per questa settimana. Una circostanza, questa, che potrebbe indurre ulteriori ritardi nelle operazioni di raccolta, già complicate dai protocolli sanitari per il coronavirus.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.