MILANO – Il mercato europeo del caffè dell’alta gamma non appare destinato a risentire del rallentamento globale dell’economia. Lo ha dichiarato in un’intervista rilasciata venerdì scorso, il coordinatore nazionale Scae per la Svizzera Pieter Van Hest. Secondo Van Hest, il segmento dei caffè speciali continua a crescere in Europa a un ritmo annuo dell’1-2%: un dato perfettamente sostenibile anche in futuro, salvo il verificarsi nel vecchio continente di una profonda recessione.
Pieter Van Hest, guida negli specialty
L’alta gamma costituisce dal 5% al 10% del mercato europeo e circa il 10% di quello mondiale, ha dichiarato ancora Hest aggiungendo che Honduras, Perù e Brasile hanno contribuito, negli ultimi anni, a compensare la diminuita offerta di chicchi pregiati colombiani.
Gli analisti osservano comunque che il ripiegamento economico ha ugualmente lasciato il segno inducendo, in molti paesi, un parziale calo dei consumi fuori casa e il passaggio, nel canale alimentare, a prodotti più economici. Il trend è confermato da una stima di Macquarie Bank, secondo la quale la share mondiale dei robusta si sarebbe incrementata di 5 milioni di sacchi a danno degli arabica nell’arco delle 2 annate caffearie trascorse.