lunedì 23 Dicembre 2024
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Pierre Marcolini è il maestro pasticcere italo-belga più bravo del mondo

A consegnargli il premio, durante una cerimonia che in tempo di Covid si è svolta online sulla piattaforma di Italian Gourmet, è stato proprio Iginio Massari, vincitore del titolo la scorsa edizione, in un passaggio di testimone non privo di momenti di commozione, tra inno nazionale del Belgio e un brindisi che Marcolini, in segno di amore per l’Italia ha voluto fare levando dal suo studio un calice di Prosecco

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MILANO – Italo-belga, maestro cioccolatiere e miglior pasticcere del mondo: è Pierre Marcolini, che ha conquistato la sfida del World pastry stars. Artigiano della cabossa alla tavoletta, è in continua ricerca di materie prime pregiate per comporre le sue creazioni più dolci: così è riuscito a ottenere questo importante riconoscimento. Leggiamo la storia di questo personaggio, da repubblica.it.

Pierre Marcolini, maestro cioccolatiere belga di nascita e italiano di origini

Va a lui il titolo di miglior Pasticcere del mondo assegnato dai World Pastry Stars. Fondatore della Maison che porta il suo nome, Marcolini, coltiva da 25 anni la maestria artigianale dalla cabossa alla tavoletta. E infatti ogni anno viaggia – certo adesso giocoforza un po’ meno – nei quattro angoli del mondo per trovare i cacao più pregiati per creare cioccolatini grand cru.

È un pastry chef iconoclasta e appassionato

Per il quale “lavorare con il cioccolato fa rima con piacere, condivisione, scoperta e creatività”, senza tralasciare un sogno-progetto seguito fin dall’infanzia: “riabilitare i peccati di gola, certo che non debbano essere puniti come peccato capitale.La sua vocazione era chiara fin da quando aveva solo 14 anni e iniziò a lavorare da apprendista, per poi trovarsi nel ruolo di capo pasticcere a 19, fino al titolo di campione del mondo di pasticceria al World Pastry Cup a 31 anni, nel 1995 (l’anno dopo toccò al maestro veneto Biasetto).

Nella sua carriera ha collezionato oltre quaranta premi grazie alle sue prelibatezze, tra cui Iginio Massari, ricorda la dolce rivoluzione dei cioccolatini-gioiello: piccoli capolavori di gusto racchiusi in 4 grammi.

Pierre Marcolini: avanguardista, apripista, pioniere, precursore

Sono gli aggettivi che negli anni gli hanno riservato critici e colleghi che gli riconoscono grande talento e il merito di aver riabilitato la vera professione di cioccolatiere, sdoganata da branca minore della pasticceria.

Ma i suoi meriti vanno oltre il gusto, perché Marcolini da sempre, anche quando non era argomento di moda, ha promosso la terra e il lavoro dei coltivatori di cacao, battendosi perché fossero pagati il giusto prezzo, selezionando personalmente i cacao per un approccio artigianale e sostenibile.

E infatti la motivazione della giuria usa queste parole:

“Un professionista che ha saputo rivoluzionare il mondo del cioccolato creando dei prodotti economicamente sostenibili, mantenendo un livello di qualità e perfezione del design assimilabili al gioiello, alla portata di tutti. Profondo conoscitore della cultura del cacao e portavoce di criteri etici fondamentali per piantagioni di cacao sostenibili.

Un innovatore capace di evolversi continuamente sempre alla ricerca di nuove conoscenze e del perfetto equilibrio tra creatività, sostenibilità. materie prime d’eccellenza.
Un imprenditore di successo che ha saputo creare un impero con punti di vendita in tutto il mondo, un brand di grande fama e prestigio, un grande lavoro di squadra”.

A consegnargli il premio, durante una cerimonia che in tempo di Covid si è svolta online sulla piattaforma di Italian Gourmet, è stato proprio Iginio Massari, vincitore del titolo la scorsa edizione, in un passaggio di testimone non privo di momenti di commozione, tra inno nazionale del Belgio e un brindisi che Marcolini, in segno di amore per l’Italia ha voluto fare levando dal suo studio un calice di Prosecco.

Sul palco virtuale di Wps 2020, collegati in live streaming da tutto il mondo, i più celebri artisti del dolce: Jordi Roca e Albert Adria dalla Spagna, Cristophe Michalak e Angelo Musa dalla Francia, Antonio Bachour dagli Stati Uniti , e la Asia’s Best Pastry Chef 2020 Shoji Natsuko dal Giappone a parlare di pasticceria del futuro ed applaudire il collega.

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