MILANO – I fondi di caffè sono degli ottimi fertilizzanti per il terreno, tuttavia, come abbiamo già raccontato, non tutte le piante traggono beneficio da questi scarti. Ma c’è differenza anche tra un tipo di rifiuto e l’altro. Leggiamo dal sito wellandgoo.com, quali sono i migliori per fertilizzare le piante dalle parole della direttrice marketing di un’impresa, The Sill, che basa il suo business proprio sulla coltivazione con sede a New York, Erin Marino.
Piante coffeelover: quali sono
La direttrice: “Adesso che la gente spende molo tempo a casa, mi sono arrivate parecchie richieste su come usare i fondi di caffè per le piante, dato che si preparano la propria tazza in cucina invece di uscire al bar o prenderla in ufficio. Più persone stanno pensando a modi creativi di riutilizzare gli scarti di cibo e i fondi di caffè sono un ottimo ingrediente per fertilizzare.”
Alcune regole per usare i fondi di caffè sulle piante
Marino ha chiarito il motivo per cui alcune persone hanno più successo con questo metodo e altre meno: c’è chi mischia in maniera efficiente i fondi di caffè per le piante, utilizzando un tipo di scarto diverso.
Secondo il suo punto di vista esistono due generi di fondi di caffè: quello fresco e quello usato. Nel primo caso parliamo del macinato mai utilizzato in estrazione. Nel secondo sono invece ciò che resta dopo l’infusione. Marino afferma che di solito solo quest’ultimo tipo fa ottenere ottimi risultati come fertilizzante. Il primo invece è troppo acido per esser tollerato dalle piante.
Usare gli scarti di caffè usato diminuisce il grado di acidità attraverso la preparazione, senza però far disperdere i loro nutrienti. “Nitrogeno e potassio: questi sono i due elementi benefici per le piante” ha aggiunto Marino. “Fattori che vengono di solito aggiunti ai fertilizzanti per il terreno.”
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