MILANO – Cellule provenienti da piante di caffè (e alcune di canapa) saranno inviate sulla Iss, la Stazione spazale internazionale, il prossimo marzo. La missione cercherà di verificare gli effetti dello stress del viaggio spaziale e delle radiazioni sulle cellule di caffè provenienti dalle piante.
L’esperimento in programma consisterà nel valutare se le piante mutano o si alterano geneticamente in un ambiente a gravità zero. E anche verificare se è possibile selezionare piante più resistenti che possano crescere le aree colpite dai cambiamenti climatici, cioè dappertutto
Tutto nasce dal lavoro e dalle ricerche della Front Range Biosciences, una società americana che si occupa di biotecnologie e lavora con diverse varietà di caffè geneticamente trattati. L’azienda sta lavorando con Space Cells e l’Università Boulder del Colorado per preparare il lancio di più di 480 colture di cellule vegetali in un incubatrice in grado di affrontare un viaggio spaziale.
A bordo della ISS, le cellule vegetali resteranno sempre nell’incubatrice a temperatura costante per un mese circai, mentre gli astronauti ne controlleranno le condizioni.
L’analisi del dna dopo lo stress spaziale alle piante di caffè
Dopo il rientro sulla Terra sarà mappato il codice genetico delle colture. In una nota alla stampa Jonathan Vaught, co-fondatore e Ceo di Front Range Biosciences, ha spiegato l’esperimento. «È una delle prime volte che si studiano gli effetti della microgravità e del volo spaziale sulle colture di caffè. Perché ci sono teorie secondo le quali le piante che crescono nello spazio possono subire mutazioni genetiche. Si tratta di un’opportunità per verificare se queste mutazioni persisteranno dopo che le piante saranno rientrate a terra.»
