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venerdì 22 Novembre 2024
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Ecco quali sono le piante a cui non fa bene esser concimate coi fondi di caffè

Il caffè non fa bene a tutte le piante. Le sue proprietà sono infatti estremamente benefiche per alcuni ortaggi, mentre potrebbero essere un problema per altri. Cerchiamo quindi di capire quando è il caso di usarlo e quando no

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MILANO – Il caffè non “muore” nella tazzina, ma continua il suo ciclo di vita anche nei suoi scarti: gli utilizzi come abbiamo spesso visto sono molteplici e vanno dall’uso casalingo all’impiego in progetti (fanta)scientifici per produrre energia. Insomma: i limiti di questi fondi di caffè sembrano molto pochi. Eppure ce ne sono: ad esempio, come utilizzarli in maniera appropriata per far giardinaggio? Perché se è vero che costituiscono un fertilizzante naturale ben gradito alle piante, lo è anche il fatto che alcune varietà non li digeriscono proprio. Vediamo dal sito ortiatuttogas.itortiatuttogas.it, quali sono e cosa evitare.

Piante e fondi di caffè: siamo sicuri che siano sempre una buona idea?

Come tutti i concimi, infatti, anche questo ha i suoi pro e i suoi contro. Vediamo quindi a quali piante fa bene il caffè e quando invece è meglio non usarlo.Quali sono le proprietà dei fondi di caffè

I fondi di caffè sono materiale organico, quindi hanno il pregio tipico dei concimi di questo tipo: oltre che arricchire il terreno, ne migliorano la struttura. I terreni trattati con materiale organico sono più morbidi e meglio areati di quelli trattati solo con concimi liquidi; in più, trattengono l’umidità senza sacrificare il drenaggio. Ecco perché il letame è un concime ancora apprezzato, nonostante alcuni ovvi difetti.

Oltre a tutto questo, i fondi di caffè hanno delle proprietà molto specifiche

Quando sono freschi, abbassano il pH del terreno e quindi lo rendono più acido. Se invece li lasci riposare o li metti nel compost, perdono questa proprietà. Si tratta di un’arma a doppio taglio: il potere acidificante può tornare utile se coltivi ortaggi acidofili, mentre può essere un problema per le piante che preferiscono terricci neutri o leggermente basici.
Sono ricchi di azoto, uno dei nutrienti più importanti per lo sviluppo delle piante. L’azoto è centrale per la creazione delle proteine che formano fusto e foglie. Quando manca, le piante sono deboli e le foglie muoiono subito, proprio perché manca uno scheletro forte.
Tengono lontani alcuni tipi di parassiti, grazie all’odore forte. Sparsi intorno alle insalate, sono anche un’ottima barriera contro le lumache.

Quali piante concimare con il caffè

Già da quanto scritto sopra è evidente che il caffè non fa bene a tutte le piante. Le sue proprietà sono infatti estremamente benefiche per alcuni ortaggi, mentre potrebbero essere un problema per altri. Cerchiamo quindi di capire quando è il caso di usarlo e quando no. Per quanto riguarda il “come”, ne parleremo nel prossimo paragrafo.

Piante acidofile

Come scritto sopra, il caffè fresco tende ad abbassare il pH del terreno e a renderlo più acido. Può quindi aiutarti quando coltivi piante acidofile, come i frutti di bosco o il basilico. Ti può addirittura aiutare a bilanciare gli effetti della cenere, che tende invece ad alzare il pH del terreno. Devi però stare attento se il terreno è già acido, oppure se stai coltivando piante che preferiscono un pH neutro.

Ortaggi a foglia

L’azoto stimola lo sviluppo delle foglie e di tutte le parti verdi, il che è importante. Quando però è troppo, rischi che le piante producano tante foglie e pochissimi frutti. Ecco perché è meglio non usare troppo caffè con i pomodori, nonostante siano piante acidofile. Di contro, può tornare utile con tutti gli ortaggi di cui si mangiano le foglie, come ad esempio le insalate.

Come usare il caffè nell’orto

La maggior parte delle persone si limita a spargere il caffè sul terreno, non appena la moca è abbastanza fredda. In gran parte dei casi non succede niente, ma ricorda che il caffè umido può diventare facile preda di muffe. Muffe che potrebbero attaccare anche le tue piante. I modi migliori per concimare con il caffè sono quindi i seguenti.

Lasciatelo asciugare, prima di spargerlo sul terreno per tenere lontane lumache o afidi. In questo modo riduci il rischio che ammuffisca. Mettetelo nel compost. Anche se il caffè macinato si decompone in fretta, sarebbe sempre meglio farlo decomporre e maturare prima di metterlo nel terreno. Il modo migliore per farlo è proprio metterlo nel compost o usarlo per preparare il bokashi.

Mettetelo in infusione: due tazze di fondi di caffè in circa 10 litri di acqua e lasciate riposare per 24 ore. Filtrate il tutto e usa l’acqua per innaffiare le piante. Manca tutto il potere ammendante della materia organica, ma rimane un fertilizzante liquido ricco di sostanze utili.

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