MILANO – Esiste una caffetteria molto sui generis a San Francisco, negli Stati Uniti. Si tratta del Philz, dove il barista chiede ai clienti di assaggiare la tazzina prima di acquistarla: un modello di coffee shop interessante per chi vuole avviare un’attività che offra quel quid in più per distinguersi dalla concorrenza. Di questa vicenda ha ricavato un bell’articolo la rivista online Forbes.com, per la firma di Bridget Shirvell. La storia racconta un nuovo modo di consumare il caffè e vivere un’esperienza diversa a contatto con la tazzina.
Philz: se ti piace, la paghi
Un modo di servire il caffè davvero particolare quello che veniva applicato quotidianamente all’interno del locale raccontato sulle pagine di Forbes. Prima dello scoppio della pandemia, al Philz i clienti attendevano alla cassa, intrattenuti dal racconto e dalla spiegazione del barista su profili aromatici e aromi.
In questo modo i clienti venivano guidati nella degustazione, così da poter fare una scelta consapevole della propria tazzina ancora prima di pagarla. Se non incontrava i loro gusti, allora il rito ricominciava dall’inizio.
Al Philz durante il virus
Attualmente, per fronteggiare le nuove esigenze dettate dal Covid, questa lunga cerimonia si è tradotta in un’apposita app: si ordina digitalmente e poi si testa il caffè prima di lasciare il locale e poi, eventualmente, pagarlo.
Come riporta il Forbes: “La nostra missione resta quella dei giorni migliori”
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