PERUGIA – La Perugina verso lo sciopero. Dalle assemblee in fabbrica di ieri è scaturita la decisione di affidare ai sindacati un pacchetto di ore di sciopero da tenersi nei prossimi giorni. Sempre i sindacati hanno avuto mandato di convocare il coordinamento nazionale di categoria, di fissare incontri con le istituzioni e di stabilire il calendario degli scioperi.
La decisione iniziale dei lavoratori di San Sisto – riferisce un comunicato Cgil – era di avviare da subito la mobilitazione con una manifestazione davanti allo stabilimento. Obiettivo di sindacato e lavoratori è di «contrastare tre scelte dell’azienda che rischiano di indebolire in modo strutturale» lo stabilimento Nestlè di Perugia.
Perugina, novità all’orizzonte
Le tre scelte sono la chiusura del torrefattore, l’ esito negativo – secondo il sindacato – sul mercato inglese del «bacio bianco», che avrebbe causato «lo stop completo della sua produzione e reso improduttivo un investimento significativo», e la riapertura delle stabilimento di Saint Menet, in Francia (con il conseguente, mancato arrivo di una commessa pari al dieci per cento dell’ intera produzione Perugina).
I lavoratori hanno chiesto «il rilancio del cioccolato Perugina attraverso la riattivazione del torrefattore», il rilancio delle tavolette ed una nuova produzione per la linea forza denominata «baci al latte», il rilancio del marchio Perugina nei reparti confisserie e prodotti da banco.