PERUGIA – Dopo il piano industriale, ora c’è anche il piano di marketing. Nei giorni scorsi, nella sede di Confindustria Perugia, il management al gran completo dell’azienda lo ha presentato alla Rsu di San Sisto, assistita dalle segreterie nazionali e territoriali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. Successivamente in fabbrica i delegati sindacali hanno affrontato la discussione sull’esito di questo appuntamento.
Più risorse sul marketing «È fuor di dubbio – si legge in una nota congiunta dei sindacati – che le slides che hanno accompagnato la presentazione del piano di marketing sono state considerate positivamente dalla Rsu: dalle stesse si evince infatti una forte determinazione a dare corpo all’accordo sottoscritto lo scorso 7 aprile e ratificato dai lavoratori nelle assemblee. Addirittura si parla in alcuni casi di risorse aggiuntive rispetto al previsto, a dimostrazione che la stessa casa madre a Vevey è fortemente convinta della strada intrapresa e dei manager che la stanno tracciando».
Rilancio marchio Perugina Senza entrare nello specifico, per motivi di riservatezza industriale, «sono molti – dicono Cgil, Cisl e Uil – gli spunti che la multinazionale sembra aver ripreso dalle proposte sindacali, ad esempio rispetto ad un forte rilancio del marchio Perugina, legato al valore aggiunto del territorio e del made in Italy, e, di conseguenza, con un forte supporto commerciale, strutturato nel tempo e finalmente innovativo nelle forme e nel packaging».
Condivisione delle scelte
Bene la condivisione L’altro aspetto ritenuto positivo è «il prosieguo fattivo di una costante condivisione delle scelte, della tempistica e della strategia. La commissione bilaterale, Rsu e manager di sito, che si incontra con cadenza settimanale, il tavolo confindustriale trimestrale e semestrale, sia con i sindacati territoriali e che con quelli nazionali”.
Aggiunge il documento: “Sono strumenti che consentono un’attenta verifica sul campo da parte del sindacato che, alla luce del profondo cambiamento che la nostra fabbrica di San Sisto sta subendo, non può essere che un valore aggiunto in termini di confronto e condivisione con gli stessi lavoratori, che in questo momento stanno vivendo sulla loro pelle la “fase uno” del piano, che vede cambiamenti radicali nei reparti e sulle linee”.
“La Rsu oggi più che mai ha il compito di gestire questa fase, confrontarsi con cadenza regolare con i lavoratori e seguire passo dopo passo l’evoluzione della Perugina dei prossimi cento anni”.