Era nell’aria da qualche giorno e ora è ufficiale: si è aperta la vertenza Perugina che potrebbe avere risvolti nazionali e sul fronte più caldo, quello del porzionato. Per ora i sindacati di categoria si sono incontrati con la rsu dello stabilimento di San Sisto A Perugia per riferire dell’esito dell’incontro avuto lunedì scorso a Milano con la Nestlè Italia. Un incontro che non è stato positivo perché il managment dell’azienda avrebbe fornito iniziative poco confortanti.
Alla luce di questo il segretario della Flai-Cgil Michele Greco dice che si è “deciso di muoverci immediatamente.
Abbiamo tempo ma non vogliamo perderlo perché per salvare questa fabbrica servono progetti e proposte”. Proposte che i sindacati hanno già messo sul tavolo della multinazionale svizzera. Tra queste c’è la produzione del caffè.
“E’ un prodotto non stagionale – spiega ancora Greco – permetterebbe di lavorare tutto l’anno. La Mondelez ha avanzato l’idea di costruire una fabbrica di cialde in Italia, perché non fare qualcosa di simile anche noi, considerando che, per quanto ci riguarda, tecnologia e spazi, ci sarebbero già?”.
Il confronto con i vertici aziendali della Nestlè è partito. Con tutta probabilità le questioni poste sul tavolo saranno affrontate anche nella tre giorni del coordinamento di Nestlè Europa in programma da lunedì prossimo a Ginevra.
“Porteremo all’attenzione dei vertici europei della Nestlè – conclude Greco – i nostri problemi e le nostre proposte perché riteniamo che siano i margini per far ripartire la fabbrica”