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martedì 19 Novembre 2024
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Starbucks in Italia? Avrà successo

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MILANO – La notizia dell’apertura di una caffetteria Starbucks nel capoluogo lombardo ha suscitato molto interesse sin dalle prime indiscrezioni. Starbucks è la nota catena statunitense di caffetterie nata a Seattle nel ’71 e sviluppatasi negli anni ’80 dietro la guida di Howard Schultz.Una pagina Facebook ne ha lanciata l’apertura per gli inizi di febbraio, ma ora non c’è dubbio che fosse una bufala. Una bufala che, però, piace a più di 22.500 persone.

La ragione della reticenza da parte della multinazionale del Frappuccino nel penetrare il nostro mercato (almeno finora) è chiara: il mercato italiano può contare su oltre 140 mila bar diffusi su tutto il territorio e su una cultura del caffè ben più radicata rispetto ai mercati anglosassoni.

Eppure, Starbucks potrebbe avere i numeri per penetrare con efficacia il nostro mercato e i tempi potrebbero essere maturi per una buona accoglienza. Ecco i 4 perché che potrebbero fare la differenza.

Brand equity forte – Ne abbiamo sentito parlare, lo abbiamo visto in film e telefilm, il suo marchio è noto a tutti ed è riuscito a stamparsi su uno stile di vita. Il brand ha trasceso il marchio ed è divenuto simbolo.

Cambio di cultura: il gusto – A differenza delle generazioni passate, oggi si viaggia di più. Il fast food è parte della nostra cultura, così come i sapori “esotici”. Non ci spaventa più il gusto fuori dagli standard. Anzi, amiamo sperimentare e odiamo i dogmi culinari. Sarà pur sempre caffè, ma è un altro caffè.

Cambio di cultura: il luogo – Per i nostri nonni il bar era un luogo di ritrovo sociale. Per i nostri padri era il luogo in cui il barista ti conosceva e ti chiamava per nome. Per noi è un luogo dove buttiamo giù l’espresso prima di tuffarci nella vita frenetica della città. Starbucks riporta in auge il luogo in cui sorbire il caffè anche in tutta tranquillità e dove il barista torna a chiamarti per nome anche se non ti conosce.

Cambio di cultura: il fattore smartness – Starbucks è sinonimo di smart e passare un pomeriggio sui tavoli di Starbucks a leggere, studiare o lavorare al portatile è cool.

Siete pronti all’apertura del primo Starbucks in Italia? Secondo voi può funzionare? Condividete con noi la vostra opinione nei commenti a questo post.

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