Lo scorso marzo lo chef si era già dimesso dal cda della società di ristorazione della maison a soli quattro mesi dall’inaugurazione del locale “Trussardi by Giancarlo Perbellini” a Milano. Il motivo? Un debito accumulato di 50 milioni di euro (ne abbiamo parlato qui). Ora la separazione è divenuta realtà a tutti gli effetti con la dichiarazione dello chef al Corriere della Sera: “Trussardi rimane aperto a Milano con il ristorante e il caffè. Ma senza di noi”.
Perbellini rivolgerà perciò tutte le sue attenzioni al nuovo progetto veronese con l’apertura al pubblico del ristorante “Casa Perbellini 12 Apostoli” il 5 settembre, in vicolo Corticella San Marco. Nel locale ristrutturato verranno proposti tre percorsi enogastronomici raffinati ed esclusivi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di G. Arnaldi e G. Scuotri pubblicato sul quotidiano Il Corriere della Sera.
L’apertura di Perbellini a Verona
MILANO – “Trussardi rimane aperto con il ristorante e il caffè. Ma senza di noi”. Un divorzio che era annunciato, quello tra Giancarlo Perbellini e il gruppo Trussardi, ma che ora sembra ufficiale. E, soprattutto, insanabile. A confessarlo al Corriere è stato lo stesso chef, sei stelle Michelin in tutto, oggi, a margine del pre-opening del nuovo “Casa Perbellini”, che da San Zeno si sposta negli storici locali veronesi del “12 apostoli”.
Proprio nella cucina in cui lo stesso cuoco, diciottenne, aveva iniziato a lavorare al fianco della famiglia Gioco.
Trussardi chiuso da agosto
Una conferma tanto attesa, quella data dal cuoco stellato. Anche perché il locale fine dining — in cui in passato si erano già avvicendati gli chef Andrea Berton, Luigi Taglienti e Roberto Conti — ha chiuso per ferie a inizio agosto, ma non ha mai più riaperto. E in molti si interrogavano sul suo destino.
Le ragioni della separazione con la maison milanese sono ancora da chiarire, ma tutto sembra puntare verso il momento di crisi che sta attraversando il gruppo d’alta moda.
Perbellini era arrivato in casa Trussardi nell’autunno del 2022, quando l’azienda aveva deciso di tornare a investire sulla ristorazione d’autore, affiancandosi a uno dei volti più noti dell’alta cucina italiana. Era così nato il “Trussardi by Giancarlo Perbellini”, una delle aperture più annunciate e attese della stagione.
Una storia travagliata
Il sodalizio sembrava nascere su basi solide e avere rosee prospettive. Invece, lo scorso marzo, il colpo di scena: a soli quattro mesi dall’inaugurazione, arriva lo scioglimento inaspettato del cda della Trussardi. La causa? Un debito accumulato pari a 50 milioni di euro. Poche settimane dopo, Giancarlo Perbellini si dimette dal consiglio d’amministrazione della Pontaccio, società del gruppo Trussardi che si occupa di ristorazione.
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