MILANO – Pepper ha un aspetto da umanoide che ispira simpatia già dal primo incontro. La sua altezza è di circa un metro ed è snodato. Il primo social robot dalle sembianze umane è sul mercato.
Pepper + commercializzato in Italia da Softec
1177 Srl, presente da due anni all’interno del centro commerciale Il Leone grazie ad una vending machine, è il primo marchio al mondo nel settore fashion ad utilizzare una vending machine connessa di nuova generazione. Supportata da un umanoide come Pepper.
La nuova installazione per la vendita
Sarà inaugurata sabato 24 e domenica 25 febbraio e per l’occasione il mall di Lonato ospiterà la prima uscita del “commesso umanoide” all’interno di un centro commerciale italiano.
Sabato dalle 15 alle 19 e domenica dalle 11 alle 19 chiunque potrà avere il piacere di fare la conoscenza di Pepper
Di interagire dal vivo con lui per scoprirne tutte le funzionalità. Pepper è programmato per assistere alla vendita dei prodotti presenti nella vending machine.
Partendo da una dettagliata profilazione dell’utente il quale, in un tempo massimo di tre minuti, verrà condotto in modo divertente ma professionale alla conclusione dell’esperienza di acquisto.
Pepper è addirittura in grado di consigliare l’acquirente in modo autonomo
Grazie alle informazioni acquisite durante l’attività di profilazione iniziale. Si tratta di un’esperienza unica in Italia che Il Leone ha l’onore di ospitare in anteprima grazie alla lunga collaborazione con il marchio 1177.
Per condurre i visitatori alla scoperta di Pepper, al primo piano verrà allestito un magic mirror. Grazie alla tecnologia della realtà aumentata, coinvolgerà i clienti del Leone in un gioco di immagini divertenti. Con al centro la figura proiettata di chi si troverà a passare di fronte allo specchio magico.
Sul debutto di Pepper si pronuncia la Uil
“Siamo preoccupati. Il nuovo commesso umanoide sarà anche in grado di fornire consigli ai consumatori, ma i sindacati non nascono la preoccupazione per le possibili ricadute sul fronte occupazionale.
“Pepper – si legge in una nota – è programmato per assistere alla vendita dei prodotti presenti nella vending machine. Partendo da una dettagliata profilazione dell’utente il quale, in un tempo massimo di tre minuti, verrà condotto in modo divertente ma professionale alla conclusione dell’esperienza di acquisto.
Pepper è addirittura in grado di consigliare l’acquirente in modo autonomo. Grazie alle informazioni acquisite durante l’attività di profilazione iniziale”.
Ma se è facile immaginare la curiosità dei consumatori, c’è chi – dall’altro versante – non nasconde le proprie preoccupazioni per la novità. Nonché per le possibili ricadute che potrebbe avere nel lungo periodo sul fronte occupazionale.
“La questione delle nuove tecnologie nel mondo del lavoro”, commenta il segretario Uiltucs Roberto Maestrelli, “è alla nostra attenzione da tempo.
Penso all’introduzione dei droni sulla vigilanza o al caso del braccialetto di Amazon. La preoccupazione è che simili novità possano creare problemi sul fronte dell’occupazione.
Se i consumatori preferiranno i commessi robot rispetto a quelli umani quali saranno le conseguenze per un settore già provato dalla crisi?
Vorrei capire se andrà davvero così”, conclude Maistrelli, “ma non possiamo nascondere i nostri timori per le possibili ricadute”.