MILANO – Pepe contro caffè. Spezie contro espresso. Non è il tema di un improbabile contest culinario. Bensì, un antagonismo tra colture determinato da anni di siccità nello stato brasiliano di Espírito Santo. Massimo produttore di caffè robusta del paese.
Ma sempre più vocato, da alcuni anni a questa parte, alla produzione del pepe, per l’appunto.
Un fenomeno che sta assumendo proporzioni importanti. Tanto da imporsi all’attenzione del Financial Times, che ne ha parlato nel numero di mercoledì.
Un trend recente
Il trend ha preso piede in tempi recenti, spiega al quotidiano della City l’analista di Rabobank Carlos Mera.
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