domenica 22 Dicembre 2024
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Pausa caffè più lunga se non si usa il cellulare alla Technowrapp di Fonzaso

Davide Ceccarelli, il ceo dell'azienda: "Due volte al giorno, per 15 minuti al giorno, i nostri dipendenti si riuniscono nelle sale ristoro per la meritata pausa. Con il tempo, però, mi sono reso conto che gli occhi erano più sul telefono che sul collega che si aveva di fronte"

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Nella pausa caffè verranno concessi dieci minuti in più al giorno se non si utilizza il cellulare: questa è la nuova regola della Technowrapp con sede a Fonzaso. L’amministratore delegato, Davide Ceccarelli, enfatizza: “L’area ristoro deve diventare spazio di comunicazione, cercando di non usare lo smartphone”. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Angela Vettorato pubblicato sul Corriere della Sera.

La filosofia di Technowrapp

FONZASO (Belluno) – Dieci minuti in più al giorno di pausa caffè a patto che in questo lasso di tempo non si usi il cellulare ma si parli con i colleghi. La pausa analogica è, tra le altre, una delle innovazioni a sostegno del benessere aziendale introdotte dalla Technowrapp di Fonzaso, nel Bellunese, azienda specializzata nell’automazione di avvolgitori e sistemi di movimentazione.

Al centro di tutto, un’idea radicata nella filosofia aziendale: “Impariamo ad ascoltarci per imparare ad ascoltarvi”. Questo il motto che ripete con convinzione Davide Ceccarelli, dal 2002 amministratore delegato di Techowrapp, lo stesso che otto anni fa ha voluto delle pause quotidiane più lunghe: “Due volte al giorno, per 15 minuti al giorno, i nostri dipendenti si riuniscono nelle sale ristoro per la meritata pausa. Con il tempo, però, mi sono reso conto che gli occhi erano più sul telefono che sul collega che si aveva di fronte”.

Listenability

Per questo, perseguendo la filosofia della Listenability, una corrente di pensiero alla cui base, come suggerisce il nome, vi è l’ascolto dei clienti tanto quanto dei dipendenti, Ceccarelli ha proposto questa particolare soluzione: “A beneficio del clima aziendale, sempre incentrato sul confronto attivo tra colleghi, abbiamo pensato di prolungare le due pause di cinque minuti, estendendole da 15 a 20 minuti, per un totale di quattro giorni l’anno regalati ai dipendenti, a patto che l’area ristoro diventi anche spazio di comunicazione e si cerchi di non usare lo smartphone”.

Insomma uno spazio di confronto, lavorativo e non, sostenuto ed incentivato dall’azienda, i cui dipendenti sono da sempre parte attiva del miglioramento dell’impresa.

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