AREZZO — Caffè Corsini è volato in Cile: Patrick Hoffer, presidente dell’azienda aretina, i cui prodotti sono presenti in oltre 65 Paesi del mondo, è stato a Santiago del Cile per divulgare la cultura del caffè made in Italy, diffondere le ultime tendenze di consumo, confrontarsi sullo stato attuale del mercato sudamericano e mondiale. Tutti gli eventi sono in collaborazione con Pibamour, importatore della Corsini in Cile.
L’industria del caffè è in auge a livello mondiale. E anche i consumatori cileni stanno cercando sempre più innovazione e qualità; con il passare degli anni non solo è aumentata la domanda di questo prodotto, ma anche la varietà e i formati.
Per questo Hoffer sarà protagonista di un programma serrato di appuntamenti. Ha visitato il paese per realizzare una serie di attività che puntano a diffondere le ultime tendenze.
Tra momenti di formazione presso l’Università della capitale sudamericana, incontri con clienti e rivenditori, degustazioni di caffè specialty e monorigine, momenti divulgativi sulla cultura e sull’esperienza del mercato caffeicolo italiano. E visite a nuovi punti vendita.
Tra l’altro Patrick Hoffer ha tenuto una masterclass di fronte a 70 studenti di Inacap, la Universidad Tecnologica de Chile e Instituto Profesional Centro De Formacion Tecnica; giovani che si preparano a lavorare nel settore alimentare.
La presentazione si è incentrata su passato, presente e futuro del caffè italiano nel mondo, con focus particolare sul case history Caffè Corsini
Tra i temi e gli argomenti affrontati: la torrefazione italiana; la produzione artigianale; innovazione; specialty coffee; sostenibilità ambientale e umana; prodotti slow food; biologici e fair trade.
Con spazio a dibatti e riunioni con importanti catene retail, tra cui Cencosud, la più grande azienda di vendita al dettaglio cilena. Il presidente della Corsini ha avuto modo di confrontarsi sul mondo del Food Service con Eytan Serra di Euromonitor, leader mondiali nella ricerca di mercato, che ha fornito dati quantitativi su come è cambiata l’industria del caffè e le nuove tendenze dei consumatori.
E ancora, con Henry Curell, general Manager di Le Fournil, catena cilena di coffee shop tra i principali clienti Horeca per la Corsini che ha trattato della rivoluzione tecnologica e delle nuove forme di interazione con i clienti.
Raccontare la cultura del caffè italiano
“Questo viaggio in Cile rappresenta per la Corsini, un’occasione per raccontare la cultura del caffè italiano: dalla torrefazione, all’artigianalità, le tendenze di consumo fino all’innovazione e attenzione alla sostenibilità” dichiara Patrick Hoffer. “Ma è anche momento di arricchimento e di contatto diretto con un mercato, molto importante per noi per capire in che direzione si sta muovendo. Le vendite export rappresentano per noi il 30% del faturato totale annuale. E cercare di rafforzare la presenza della Caffè Corsini nei singoli paesi e raggiungerne sempre di nuovi sia con i canali Horeca che Retail”
Patrick Hoffer è non solo presidente della Caffè Corsini, ma dal 2014 anche presidente del Consorzio Promozione Caffè, organismo che raggruppa le principali aziende che producono e commercializzano caffè. Da oltre 20 anni il Consorzio promuove il promuove il settore, l’immagine e la cultura del caffè attraverso un programma di comunicazione continuativo. Lo scopo: educare il consumatore e informare la comunità scientifica sui benefici del caffè per l’organismo e sul ruolo di questa bevanda nei moderni stili di vita.
Hoffer può quindi essere definito un ambasciatore del caffè made in Italy (ma non solo) nel mondo. Da anni si batte e sostiene, anche attraverso il lavoro della Corsini, la causa dell sostenibilità, sia umana che ambientale, all’interno dell’industria del caffè.