MILANO – Un omaggio a un intero quartiere, Ticinese, che, nonostante l’evoluzione della città, continua a essere uno spazio dove «uno scrittore può fermarsi a pensare in tranquillità e produrre qualcosa di bello».
“Cesare Cucchi, storia di una pasticceria milanese”, è la prima tappa di una serie di progetti culturali che partendo da un luogo produttivo specifico, in questo caso la Storica Bottega di Corso Genova 1, mostrano con immagini e musica quello che alcune famiglie di Milano hanno saputo creare per tutta la cittadinanza.
La prima giovedì scorso
Il documentario di 38 minuti, pensato e prodotto da Circus Srl, sotto la direzione artistica di Alessandro Villata. È stato proiettato in un evento serale aperto a tutti e alla presenza del sindaco Giuseppe Sala giovedì scorso. La location? La sede della Pasticceria Cucchi. L’occasione? Gli 85 anni del padrone di casa, il signor Cesare Cucchi.
Il progetto TAVOLA
L’ispirazione di fondo del progetto TAVOLA è raccontare in presa diretta Milano, la società cittadina e i suoi cambiamenti culturali. Partendo dalle persone che hanno fatto la storia meneghina del Novecento. La scelta del documentario rende a pieno l’idea di dare voce a chi, dal 1936 a oggi, ha saputo dare un’identità a una parte di città.
A parlare non sono solo il signor Cucchi, le figlie, eredi un po’ preoccupate della tradizione di questo luogo storico. E chi da decenni vive quasi quotidianamente questo caffè. Come lo scrittore Zecchi, il filosofo Bolelli, il regista Coppola e il direttore di Vogue Italia, Farneti.
I tempi del panettone
A parlare sono soprattutto i tempi di lavorazione del panettone, che ormai, come spiega il proprietario, «si serve tutto l’anno perché alla gente piace quasi più delle brioches a colazione». I volti delle persone comuni e gli spazi del quartiere, modellati anche dalla presenza della pasticceria, rimasta sempre fedele a stessa dalla ricostruzione dopo i bombardamenti durante la guerra fino a oggi.
Nel futuro di questo primo documentario c’è anche una diffusione nei festival internazionali per far conoscere la storia delle eccellenze italiane. «Si parla tanto di realismo», commenta Alessandro Villata, direttore creativo di Circus, a conclusione dell’anteprima della proiezione.
«Quando in realtà basta solo raccontare le tante facce del Novecento, dall’imprenditoria all’architettura, seguendo un filo di riconoscimento. Ecco, offrire riconoscimento a chi ha dato tanto per la città è il senso di questo progetto». La pasticceria Cucchi ne è un ottimo esempio, «una scommessa vinta», si potrebbe dire usando le parole di Cesare Cucchi. Fondata in periferia quando i caffè concerto esistevano solo in centro, ha mantenuto nel corso dei decenni la sua vocazione aperta a tutti, turisti compresi. Evolvendosi a luogo dell’aperitivo per i ventenni di oggi e a marchio storico milanese del panettone.
Camilla Colombo