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Pasqua, viaggio nel mondo del cioccolato e delle sue migliori tradizioni

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MILANO – L’uovo di cioccolato è uno dei simboli di Pasqua. Ma questo ingrediente è al centro di tantissimi dolci golosi e ogni Paese europeo ha le sue tradizioni, ricette e segreti che risalgono a un tempo lontano.

Dalla semplice tavoletta, i maestri pasticceri si sono cimentati in forme sempre più ricercate e raffinate fino a creare vere e proprie opere d’arte.

Tanto che le cioccolaterie più famose hanno dedicato veri e propri musei o aprono le porte delle loro aziende per raccontare la storia e la creazione di questi prodotti.

Ecco i luoghi da non mancare durante un viaggio per una tappa decisamente golosa. A partire dall’Italia verso il nord del Vecchio Continente.

Cominciamo dall’Italia e, in particolare, da Perugia, sede della Perugina e dove, ogni anno, si svolge Eurochocolate.

Qui la famosa azienda italiana ha creato la Casa del cioccolato per immergersi in questo dolce mondo. Il percorso inizia dal museo in cui vengono presentate immagini, curiosità, rarità, aneddoti e filmati della sua storia lunga un secolo.

Una visita guidata porta alla scoperta della nascita di queste prelibatezze, dalle origini del cacao alle materie prime e alle tecniche di lavorazione seguita da una ricca degustazione tra squisite specialità.

Infine, si visita il laboratorio dove vengono realizzati i prodotti, da quelli più semplici, a quelli più noti, come il famoso Bacio, a veri e propri capolavori d’arte.

Tra i cioccolati italiani più noti c’è sicuramente quello di Modica, in Sicilia, a cui la città ha dedicato un Museo del Cioccolato in un’ala del Palazzo della Cultura.

La sua produzione risale al XVI secolo con la dominazione spagnola che qui importarono questa lavorazione appresa, a loro volta, dagli antichi atzechi.

La produzione di Modica è caratterizzata da una particolare lavorazione “a freddo” del cioccolato proprio come in antichità.

Nel museo, oltre a scoprirne i segreti e osservare i maestri cioccolatieri all’opera nel laboratorio dolciario, si possono ammirare ventidue sculture di cioccolato tra cui una miniatura dell’Italia, un grande bassorilievo di circa nove metri, interamente realizzato in cioccolato, dove ogni capoluogo di regione è indicato con sculture rappresentative.

Dall’Italia ci si sposta in Svizzera che ha fatto del cioccolato uno dei suoi prodotti simbolo.

Da pochi giorni ha aperto a Flawin, nel Canton San Gallo, Chocolarium Maestrani, la prima fabbrica svizzera di cioccolato che permette ai suoi ospiti di entrare nel cuore della produzione.

Situato a pochi chilometri dalle rive del Lago di Costanza, offre un percorso interattivo in cui scoprire le origini del cacao, le fasi della trasformazione e la creazione dei dolci prodotti.

E’ un luogo che invita alla felicità e a tornare bambini, incantati questo percorso ludico che permette di gustare, scegliere tra le diverse miscele e, anche, di osservare le macchine dedicate alla confezione di tavolette, animaletti, fiori e uova naturalmente di cioccolato.

Un’altra cioccolateria rinomata della Svizzera è Bachmann e si trova a Lucerna dove, solo in città, conta ben 10 store.

Tra tutti, merita una visita quello del centro storico, in Schwanenplatz, dove sembra di entrare nel Paese delle meraviglie.

Tra espositori colmi di tavolette, praline e dolci opere d’arte, è stato creato il Flowing Chocolate Wall, una cascata di 750 chili di morbida cioccolata che scende lungo la parete.

Risalendo il Vecchio Continente, si arriva in Germania dove, a Colonia, si trova il Museo del Cioccolato Imhoff Stollwerck.

Creato negli anni ’90 dalla Lindt, si viene accolti da una enorme fontana di cioccolata calda da assaggiare insieme a gustose cialde di benvenuto.

Da qui inizia il percorso guidato, alla scoperta di questo dolce mondo completato da degustazioni e mettersi alla prova seguendo i suggerimenti dei maître chocolatier.

Anche il Belgio si è imposto sulla scena della cioccolateria grazie alla sua qualità e varietà. Tanto che a Wieze si trova la Barry Callebaut, la fabbrica di cioccolato più grande al mondo, che ospita anche una delle sedi internazionali della Chocolate Academy.

Ma per sapere tutto e, soprattutto, gustare il cibo degli dei, basta andare a Bruxelles, dove si trova Chocostory dove scoprire come i Maya e poi gli Aztechi, coltivavano l’albero del cacao, come il cacao ha conquistato l’Europa e come viene trasformato in cioccolato.

Il percorso permette anche di ammirare un maître chocolatier mentre crea le famose praline e, infine, di perdersi in una golosissima degustazione.

Francesca Pace

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