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lunedì 21 Aprile 2025
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Pasqua: ecco i menù speciali dei grandi chef italiani da Cannavacciuolo a Bottura

Massimo Bottura, tre stelle Michelin, ha organizzato l'esperienza all'Osteria Francescana, che sorge nel centro di Modena. Il pasto degustazioni costava 350 euro a persona, vini esclusi. Sono state servite diverse pietanze tra cui il tè Mediterraneo, la pasteis de nata, la croqueta di pulpo, east meets west e la focaccia tatin. Tra i piatti proposti anche The crunchy part of caesar e L’Odissea: Unagi Po, oltre alle portate Dalla Costa alla Pianura e Da Gragnano a Bangkok. Chi ha scelto di accompagnare le prelibatezze con le specialità della cantina ha dovuto pagare altri 210 euro (a persona)

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Alcuni dei volti più noti della cucina italiana, tra cui Antonino Cannavacciuolo, Massimo Bottura, illy chef ambassador dal 2023, e Gianfranco Vissani, hanno celebrato la Pasqua con un menù speciale e prezzi che variavano dai 150 ai 350 euro a persona, bevande escluse. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Mirko Vitali per il portale Virgilio Notizie.

I menù di Pasqua degli chef italiani

MILANO – Gli chef star italiani si sono impegnati molto per i menù di Pasqua. Gli stellati Antonino Cannavacciuolo, Massimo Bottura e Gianfranco Vissani hanno pensato delle pietanze squisite per regalare ai loro clienti un viaggio nei sapori memorabile. Alessandro Borghese invece ha puntato à la carte. I prezzi proposti dai vari ristoranti sono variati dai 150 euro ai 350 euro a persona, bevande e vini esclusi.

Antonino Cannavacciuolo, tre stelle Michelin, ha ideato proposte culinarie sia per il Bistrot di Torino sia per il ristorante nella stupenda Villa Crespi, sul Lago d’Orta. Per quest’ultimo, il pacchetto pasquale ha previsto due notti in suite, con colazione gourmet e cena. Il punto forte del soggiorno è rimasta la cena con il menu degustazione “Itinerario” che ha avuto costo di 280 euro a persona.

Tra i piatti sono figurati calamaretti, salsa al pane di segale, la Triglia, cavolo nero, linguina di Gragnano, provola affumicata e il Cilindro di pasta alla genovese, carciofo e topinambur.

Le bevande non erano incluse nel prezzo. Per quel che riguarda il Bistrot, il menu di Pasqua ha avuto un costo di 150 euro. Anche in questo caso bevande escluse. Come antipasto è stata servita una piccola creazione pensata dallo chef per ‘scaldare’ il palato dei clienti.

A seguire, il branzino abbinato al cocco e agli asparagi, una terrina di patate, spinaci e caprino, e i plin (ravioli piemontesi rivisitati) che sono stati accompagnati da fave, provolone del monaco e menta. Quindi l’agnello con carciofi e limone. Infine il dolce di Pasqua firmato Cannavacciuolo. Il Bistrot Torino ha proposto altri due percorsi: il menu “I Classici”, al costo di 120 euro, e “Questione di Attimi”, a 140 euro.

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