A Parigi lo studio Oar ha restaurato uno spazio anni ’30 dedicandolo alla promozione della cultura del caffè per l’azienda Anbassa, tra vecchie cupole in vetrocemento, nuove gestualità minime e rispetto per la preesistenza. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Chiara Testoni per il portale domus.
La boutique Anbassa a Parigi
PARIGI – A Pantin, Parigi, lo studio italo-messicano Oar/Office Abrami Rojas ha realizzato una boutique-laboratorio per Anbassa, l’azienda importatrice di caffè di alta qualità che da anni opera per promuovere la cultura di questa bevanda “rituale” in tutte le sue fasi, dal trasporto dei chicchi nei sacchi di juta alla degustazione, attraverso processi codificati e tracciabili.
L’intervento riguarda la ristrutturazione di un edificio Art Déco del 1935 progettato dall’architetto René Tanalias nella capitale francese e incastonato nel tessuto urbano.
Una successione fluida di spazi a doppia altezza articola le tre aree funzionali (il laboratorio di tostatura racchiuso da pareti vetrate, lo spazio di vendita e quello di degustazione), visivamente e fruitivamente interconnesse in modo da rimarcare la politica di trasparenza dell’azienda.
In corrispondenza di ciascun locale, una sequenza di scenografiche cupole in cemento armato e vetro – a impianto ellittico, quadrato e circolare – precedentemente schermate da pannelli isolanti e riportate alla vista dallo studio, esalta il carattere aulico dello spazio, quasi un tempio del caffè irradiato da una generosa luce zenitale.
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